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Silvio Berlusconi, "convalescenza e riposo assoluto". Guai di salute, le pesanti conseguenze su Forza Italia e centrodestra

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Come sta Silvio Berlusconi? È ancora Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia e numero 2 del fondatore, a spiegarlo ai microfoni di Rainews 24. L'ex premier "sta meglio. È in fase di convalescenza. Noi lo teniamo informato di tutto. Il leader di Fi è lui, io lo sostituisco. Mi auguro che questo momento di riposo assoluto si concluda il più presto possibile". Insomma, ancora nessuna certezza sul ritorno di Berlusconi alla politica attiva, in un momento in cui il ruolo di Forza Italia sembra cruciale sia per la tenuta della maggioranza del governo di Mario Draghi.

 

 

Una maggioranza squassata dalle continue polemiche sollevate dal segretario Pd Enrico Letta ai danni dell'"ala destra" rappresentata da Matteo Salvini (secondo i retroscenisti più maliziosi, una strategia spregiudicata e studiata a tavolino per far allontanare sempre di più gli azzurri dalla Lega, e magari farli entrare nell'orbita del Nazareno) e di cui Forza Italia rappresenterebbe il "centro", elemento di fiducia per il premier. Di certo, al di là dei contatti telefonici, Berlusconi per tutto il tempo del suo ricovero all'ospedale San Raffaele di Milano e anche dopo le dimissioni e il ritorno a casa, si  è astenuto da commenti o dichiarazioni pubbliche.

Berlusconi non ha ancora recuperato pienamente le forze, minato dalle conseguenze della polmonite bilaterale provocata dall'infezione da coronavirus dello scorso settembre. In gergo tecnico, è la Sindrome da Long Covid, l'effetto lungo dell'epidemia che può intaccare vari organi, dai polmoni a quelli dell'apparato digerente. "Deve stare a riposo assoluto a casa, non può svolgere attività politica attiva, non può partecipare a riunioni - aveva rivelato qualche giorno fa lo stesso Tajani a Un giorno da pecora -. Sta a casa con una stanza attrezzata per esser assistito". "Lui è un combattente, ma deve stare a riposo forzato in questo momento", aveva concluso Tajani negando però categoricamente, come del resto il medico personale del Cav Alberto Zangrillo, situazioni cliniche ben più gravi.

 

 

Certo, la presenza attiva di Berlusconi influirebbe eccome sia nelle dinamiche interne del partito che in quelle della coalizione. Da una parte, e forse non è un caso, si alimentano in queste stesse ore le voci di una possibile scissione di parlamentari azzurri, attratti dal progetto "personale" del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro. Dall'altra le tensioni latenti tra Salvini e Giorgia Meloni, sia sui candidati per le amministrative sia sul peso dei rispettivi partiti nei sondaggi, una guerra interna che mette a rischio la tenuta stessa del centrodestra.

 

 

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