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Sergio Mattarella, retroscena Quirinale: il "sì" al bis solo dopo le suppliche? La tesi di Dagospia

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Sergio Mattarella ha pubblicamente espresso la sua posizione sulla possibilità di un secondo mandato al Quirinale. “Tra otto mesi il mio incarico termina - ha dichiarato durante una visita scolastica - come sapete il presidente della Repubblica dura in carica sette anni. Io sono vecchio, tra qualche mese potrò riposarmi”. Parole che in teoria sembrano escludere categoricamente qualsiasi ipotesi di bis, e che sono arrivate proprio in un primo momento in cui - a due mesi dal semestre bianco - si è iniziata ad aprire la partita per il Quirinale a livello politico. 

 

 

Stando al flash pubblicato da Dagospia, la questione potrebbe però essere molto più complicata: “Non aspettatevi pronunciamenti sul Mattarella bis - si legge sul sito di Roberto D’Agostino - continuerà a dire di non volere un altro mandato, lasciando campo libero ai partiti che si incarteranno sui candidati. Quando le fumate nere porteranno all’impasse, i leader andranno in ginocchio da Mattarella supplicandolo di accettare un biennio ponte”. E Dagospia cita pure un precedente molto importante in questo senso: “È lo stesso copione già visto per il bis di Giorgio Napolitano (che fu rieletto dopo il siluramento di Franco Marini e Romano Prodi)”. 

 

 

Quindi anche se Mattarella ha giocato d’anticipo e fatto sapere di non essere interessato a un secondo mandato, in realtà a lungo andare potrebbe cedere per senso di responsabilità. Cambiare a febbraio 2022 il capo dello Stato - che a quel punto dovrebbe essere Mario Draghi - e andare al voto subito significherebbe che il premier non potrebbe portare a termine il Pnrr e le riforme nel periodo cruciale. 

 

 

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