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Giuseppe Conte pronto alla vendetta. Il fedelissimo rivela: "Fatto fuori brutalmente, ora è normale che sia freddo"

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Giuseppe Conte pronto alla vendetta? Pare che un gruppo sempre più numeroso di 5 Stelle voglia abbandonare il governo per ritrovare le "parole guerriere" delle origini. E nel frattempo i governisti come Luigi Di Maio e Stefano Patuanelli fanno sempre più fatica a tenere a bada gli insofferenti. Non è ancora chiaro, però, se sia l'avvocato la mente dietro all'addio all'esecutivo o se l'idea sia solo dei malpancisti all'interno del Movimento. 

 

 

 

Intanto un fedelissimo di Conte, Gianluca Perilli, in un'intervista al Foglio ha detto: "Resteremo al governo solo a certe condizioni". Poi ha aggiunto: "Giuseppe è stato fatto fuori da un'operazione brutale, è normale che sia freddo con Draghi". Una dichiarazione da cui trapela lo scarso feeling dell'avvocato per il suo successore a Palazzo Chigi. Ancora più netto l'ex sottosegretario alla Difesa Angelo Tofalo, che su Facebook ha scritto: "Abbiamo risposto in maniera matura all'appello del Capo dello Stato per mettere in sicurezza il nostro Paese da un punto di vista sanitario ed economico, sostenendo questo governo. C'è sicuramente ancora molto da fare ma la luce in fondo al tunnel si inizia a vedere e, una volta terminato questo complesso lavoro, credo sia doveroso chiedersi se sia ancora realmente necessario sostenere 'un governo Draghi'. Forse non più e porrò questo tema a Giuseppe Conte e ai ministri del M5s".

 

 

 

Quanto al motivo che potrebbe portare alla rottura definitiva, sarebbe già stato individuato da tempo: si tratta del malcontento dei grillini nei confronti di Roberto Cingolani, ministro per la Transizione ecologica. Solo 48 ore fa - come riporta il Tempo - girava voce che un gruppo di pentastellati fosse ansioso di sfiduciarlo per le sue posizioni su nucleare e termovalorizzatori.

 

 

 

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