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Guglielmo Epifani, morto a 71 anni: il deputato Leu era l'uomo del "milione in piazza" contro Berlusconi

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Lutto nella politica italiana, è morto Guglielmo Epifani, deputato di Liberi e Uguali nonché ex segretario generale della Cgil e del Partito democratico, che ha guidato come reggente dal maggio al dicembre 2013, passando il testimone da Pierluigi Bersani a Matteo Renzi. A darne notizia per primo è stato il sito di Repubblica. Epifani, nato a Roma nel 1950, è stato il primo socialista (e non comunista di formazione) a guidare la Cgil dopo essere stato vice prima di Bruno Trentin e poi di Sergio Cofferati. 

Si era laureato in filosofia alla Sapienza di Roma con una tesi su Anna Kuliscioff. Dopo aver iniziato a lavorare nella casa editrice del sindacato "rosso" e poi alla federazione dei poligrafici, di cui è stato leader sindacale, nel 1990 entrò nella segreteria confederale e nel 2002 è diventato segretario generale prendendo il posto, come detto, di Cofferati. Uno dei suoi primi atti da segretario fu l'annuncio al congresso della Cgil di voler portare in piazza i lavoratori contro la riforma dell'articolo 18 voluta dal governo di Silvio Berlusconi. Una mossa che verrà ricordata negli anni successivi come il canto del cigno della guerra "politica" dei sindacati, con 1 milione di persone scese in strada, di fatto, per manifestare la loro opposizione al centrodestra in un momento in cui, politicamente, il centrosinistra parlamentare era ridotto ai minimi termini. 

Passato dall'altro lato della barricata, quello politico, proprio all'articolo 18 Epifani si guadagnò le critiche più aspre dal suo mondo, la sinistra, per aver votato a favore del Jobs Act, la riforma del lavoro del governo Renzi che molti ex colleghi di Epifani giudicavano come il colpo mortale a sindacati e garanzie dei lavoratori.

Eletto nel 2013 alla circoscrizione Campania 1 come capolista del Pd, ha passato la sua prima legislatura alla Camera, come presidente della X Commissione permanente Attività produttive, Commercio e Turismo. Il 25 febbraio 2017 la rottura con Renzi e l'addio al Pd, per passare con gli scissionisti di "Articolo 1 - Movimento democratico e progessista", il poco fortunato Mdp di Bersani e Massimo D'Alema, che ebbe vita breve ma che contribuì poi ad affondare definitivamente Renzi al Nazareno e traghettò Epifani dentro LeU.

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