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Giuseppe Conte, dopo Beppe Grillo ecco Luca Ricolfi: "Lo prendono ancora sul serio. Incredibile, ma vero". L'umiliazione finale

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Due giorni da incubo per Giuseppe Conte, il fu avvocato del popolo ed ex premier preso a metaforici schiaffoni in pubblico da Beppe Grillo nel giorno in cui ambiva a prendere la guida del M5s. Ora, Conte sarebbe sul punto di rinunciare all'avventura politica con i pentastellati, a mollare del tutto il M5s. Già, il comico non vuole lasciargli campo libero, non è disposto a concedergli i pieni poteri e l'ex presidente del Consiglio ha spiegato che, per lui, "la diarchia è inaccettabile". E ancora, avrebbe parlato di "situazione irrecuperabile".

 

Una clamorosa sconfitta, per Conte. Il sospetto è che Beppe Grillo, per farlo fuori, abbia fatto asse con Luigi Di Maio e con tutto quell'M5s ortodosso che non voleva vedere l'avvocato brandire lo scettro del potere pentastellato. Eppure, almeno secondo Luca Ricolfi, per Conte non è ancora finita. Insomma, avrebbe margini per rilanciarsi, spiega in un'intervista al Giornale. Intervista in cui il sociologo non risparmia però giudizi durissimi sull'ex premier. Altre bordate, insomma, a chiudere i due giorni da incubo citati in premessa.

 

Quando gli chiedono se c'è ancora spazio per Conte come leader politico M5s o di una nuova formazione politica, ecco che Ricolfi risponde: "Temo di sì, per quanto incredibile la circostanza appaia a chiunque conservi un minimo di capacità di giudizio - inizia sparando ad alzo zero -. Conte è un personaggio come Chance, il giardiniere di Presenze (romanzo di Jerzy Kosinski), magistralmente interpretato da Peter Sellers nel film Oltre il giardino. Che sia stato preso sul serio per tre anni, e ancora sia l' interlocutore privilegiato del Pd è una circostanza che mi lascia senza parole", conclude Luca Ricolfi. Picchiando duro. Anzi, durissimo.

 

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