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In Onda, Damilano sul semestre bianco: "Draghi al Quirinale? Il paradosso della Meloni, perché lo voterebbe subito"

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È iniziato il semestre bianco, il che vuol dire che è scattato il “liberi tutti” per i partiti. Ora il quesito da risolvere è il seguente: cosa farà Sergio Mattarella? Si eleggerà davvero un successore o verrà convinto a rimanere in carica fino al termine della legislatura, fissato per il 2023? “Nessuno sa cosa succederà da qui a otto mesi, paradossalmente neanche Mattarella”, ha dichiarato Massimo Franco a In Onda, dove è stato ospite di Concita De Gregorio e David Parenzo.

 

 

“Con Mario Draghi - ha aggiunto - si è verificata un’accelerazione fortissima delle dinamiche politiche. Non sapremo quali e quante pressioni saranno esercitate su Mattarella affinché in qualche modo accetti qualcosa che a mio avviso oggi è molto improbabile”. Ovvero la permanenza al Quirinale per un anno in più del previsto. A chi interessa tenere Mattarella al suo posto? Lo ha spiegato Marco Damilano, sempre a In Onda: “Quelli che hanno interesse affinché Draghi continui a governare l’Italia”.

 

 

A partire dall’Unione Europea: “Vuole che Draghi rimanga fino al 2023 perché ci sono i fondi da spendere. E poi Gentiloni, anche lui candidato al Quirinale, ha dichiarato che nel 2022 si spendono il 45 per cento dei fondi e quindi il governo Draghi deve rimanere in carica. Poi ci sono gli interessi meno nobili di partito: il Pd ad esempio sicuramente pensa che Mattarella debba proseguire, meno convinto è il centrodestra che vorrebbe eleggere Draghi per andare al voto subito”. Questo è soprattutto il caso di Giorgia Meloni: “Il paradosso è che l’unico partito all’opposizione di Draghi voterebbe volentieri per mandarlo al Quirinale e riscuotere i sondaggi”.

 

 

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