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Bruno Tabacci lascia la delega allo Spazio e all'Aerospazio dopo la polemica sul figlio assunto in Leonardo

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Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Bruno Tabacci, ha rimesso nelle mani del Presidente del Consiglio, Mario Draghi, la delega allo Spazio e all'Aerospazio. Si è dimesso? Non proprio. Draghi, infatti, pur prendendo atto dell'irrevocabilità della decisione di Tabacci, gli ha confermato fiducia e stima, invitandolo a proseguire nel lavoro di delegato al coordinamento della politica economica e alla programmazione degli investimenti pubblici di interesse nazionale e di segretario del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile. Il motivo dell'addio alla delega? L'evidente conflitto di interessi. 

 

 

Il figlio di Tabacci, Simone, era stato infatti assunto in Leonardo, il colosso nei settori della difesa, dell'aerospazio e della sicurezza, di cui il 49enne erede di Bruno è consulente. La vicenda, giorni fa, aveva suscitato molte polemiche e adombrato una sorta di conflitto d'interessi sulle politiche aerospaziali in considerazione del ruolo del padre nel governo.

 

 

"Il signor Tabacci dovrebbe dimettersi, visto che non ne azzecca una", aveva detto a In Onda, su La7, il leader della Lega Matteo Salvini dopo la pubblicazione della notizia. "È stato il sottosegretario Bruno Tabacci, all’insaputa del presidente Draghi e mia, a prendere come consulente l’ex ministra Fornero. E Draghi non sapeva nulla nemmeno dell’assunzione a Leonardo del figlio di Tabacci".

 

 

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