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M5s, ecco la squadra di Giuseppe Conte: Chiara Appendino vice, a Bonafede un ruolo di rilievo. Tutto contro Di Maio?

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Giuseppe Conte eletto con 62.242 voti è il nuovo leader dell'M5S: il 93% delle preferenze. Ora l'ex premier prepara la squadra. Il nuovo statuto dà la possibilità al presidente di nominare più di un vice. Molto probabile che saranno 5. "Tra i promossi, colei che molto probabilmente diventerà la sua vicaria, la sindaca di Torino Chiara Appendino. Ma anche la vicepresidente del Senato, Paola Taverna, destinata ad avere un ruolo importante. Come l'ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio Mario Turco, pugliese di Taranto, un fedelissimo dell'ex premier. E come dei volti emergenti: il deputato imprenditore Michele Gubitosa, il vicecapogruppo alla Camera Riccardo Ricciardi. L'ala è quella vicina al presidente di Montecitorio Roberto Fico", scrive Repubblica.

 

 

Conte però stimo molto anche Vito Crimi e Roberta Lombardi. Vicine alla promozione anche l'ex ministra della Scuola Lucia Azzolina, la senatrice Barbara Floridia e Maria Domenica Castellone. "Stefano Patuanelli, con il suo ruolo di capodelegazione del governo nel consiglio nazionale dovrebbe essere una certezza", avverte sempre Repubblica. Un ruolo di rilievo anche ad Alfonso Bonafede, colui che ha condotto l'ex presidente del Consiglio dentro il Movimento.

 

 

 

 

Ci sarà anche Stefano Buffagni, che sta lavorando per conto del nuovo leader M5S a un accordo con il sindaco di Milano Beppe Sala da siglare già per il primo turno. "E infatti proprio da Milano partirà il giro delle città dell'avvocato, che annuncia di voler andare in tutta Italia per coinvolgere una comunità di cittadini più ampia di quella attuale e già nelle prossime settimane lavoreremo a un testo base di azioni e interventi programmatici che poi arricchiremo attraverso il confronto con tutti i cittadini", fanno sapere da dentro il Movimento. La parola d'ordine, rispetto al rapporto col governo, è: "Dentro, ma con le nostre idee". Un avvertimento velato al premier Draghi. E anche a Luigi Di Maio, primo esponente del fronte governista M5s, che sembra sempre più in rotta con il presunto avvocato del popolo, il quale sembra fare di tutto per colpirlo e marginalizzarlo.

 

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