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Matteo Salvini sbeffeggia Luciana Lamorgese per la circolare sul Green pass: "Piena di errori, Viminale tutto bene?"

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"Viminale, tutto bene?". Con questa domanda la Lega di Matteo Salvini sbeffeggia Luciana Lamorgese. Il motivo? La circolare sul Green pass. O meglio, gli strafalcioni che spuntano nella lettera. Uno dopo l'altro. Si va dal "manzitutto", al "Ticolo" fino a "contrastai". E ancora, ecco "conuna", "riguai", ma potremmo continuare all'infinito. Insomma, l'ennesima figuraccia che segue la polemica sui controlli da parte dei ristoratori. 

Sì perché il ministro dell'Interno aveva escluso il controllo dei documenti d'identità, assieme al certificato verde, da parte dei ristoratori. A intervenire però ci aveva pensato il Garante per la Privacy che aveva spiegato che l"e figure autorizzate alla verifica dell'identità personale sono quelle indicate nell'articolo 13 del d.P.C.M. 17 giugno 2021 con le modalità in esso indicate, salvo ulteriori modifiche che dovessero sopravvenire". Ossia,tra i soggetti elencati dal Dpcm ci sono anche "i titolari delle strutture ricettive e dei pubblici esercizi" che possono richiedere agli intestatari della certificazione verde di esibire un documento d'identità.

Non solo perché il ministro dell'Interno in questi giorni è finito al centro della bufera anche per la gestione degli sbarchi. Nonostante il coronavirus e gli obblighi a cui devono sottostare i cittadini, gli immigrati arrivano nel Paese indisturbati e senza presentare alcun documento, figuriamoci il Green pass, con annesso il pericolo di contagio. Motivo questo per cui il centrodestra ha promesso battaglia. In particolare il Carroccio, che ha lanciato un chiaro diktat al premier Mario Draghi.

 

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