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Roberto Calderoli, soffiata su Matteo Renzi: "Alleato alla Lega? Con lui nulla è impossibile". Pd e M5s avvisati

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Mario Draghi presidente della Repubblica? Non per Roberto Calderoli. Il vicepresidente del Senato della Lega sul post-Mattarella mette le mani avanti: "Di Draghi abbiamo ancora troppo bisogno, a febbraio non potrà fare il presidente della Repubblica. Magari l'anno dopo. La legislatura terminerà a scadenza naturale e verso l'autunno del prossimo anno noi, col resto del centrodestra, Pd e Italia Viva, ne faremo una proporzionale con premio di maggioranza".

 

 

E proprio su Matteo Renzi si focalizza l'attenzione di Repubblica, che chiede a Calderoli se è così impossibile pensare a un Renzi alleato della Lega. La replica? "Con lui nulla è impossibile, se confronto le cose che diceva da presidente del Consiglio a oggi, mi pare dottor Jekyll e mister Hyde. Vediamo, ha firmato i nostri referendum sulla giustizia, sul ddl Zan fa proposte di mediazione giuste". Diverso invece il Partito democratico con a capo quello stesso Enrico Letta che con il Carroccio non va affatto d'accordo. Tra i motivi il controverso Ius soli su cui il leghista si pronuncia così: "Penso sia giusto attendere i 18 anni, ma sbagliato che dopo aver raggiunto l'età per fare la richiesta passino altri anni per aver riconosciuto un diritto, non dico che dovrebbe essere come fare la carta di identità ma quasi".

 

 

Ma Calderoli è noto per essere l'uomo degli emendamenti: "Appena ho capito come funzionano gli algoritmi, fu un collega leghista ingegnere a spiegarmeli, ho costruito una specie di macchinetta che mi hanno chiesto in tanti negli anni ma la tengo tutta per me, produce emendamenti a non finire, volendo si inceppa qualsiasi provvedimento". E anche sul ddl Zan il leghista aveva promesso battaglia. "Con pochi emendamenti lo si può bloccare", diceva sul disegno di legge che ancora non ha visto la luce in Senato.

 

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