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Nura Musse Ali, l'avvocata toscana scelta dal Pd: "Favorevole al ritorno dei talebani". Salvini attacca

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C'è chi a sinistra tifa talebani, senza vergognarsene. Per esempio, l'avvocato Nura Musse Ali, membro della commissione Pari opportunità della Regione Toscana, che si dice "a favore del ritorno del regime talebano". La 35enne originaria della Somalia ma pisana di adozione e formazione, sottolinea in una (a tratti sconcertante) intervista al quotidiano Il Tirreno di "non condividere il loro modus operandi" (e ci mancherebbe; tra l'altro eufemismo tecnico per definire una strategia fatta di minacce, sgozzamenti e uccisioni mirate), ma di ritenere la presa del potere dei fondamentalisti islamici a Kabul "una tappa obbligata della storia, affinché finalmente quel Paese iniziasse il proprio lento cammino verso un'interpretazione evolutiva delle sue leggi e la maturazione del concetto di vita politica e sociale".

 

 

 

 

Un bel cortocircuito: tornare indietro di 20 anni per proiettarsi nel futuro, allenarsi alla democrazia ripristinando la sharia, la legge di Allah superiore al primato di politica e giustizia. "Interpretazione evolutiva" richiudendo le donne come Nura Musse Ali in casa. Tutto questo, ovviamente, perché "20 anni di bombe" hanno fallito, così come tutto l'Occidente. "È opportuno che l'Europa  gli Stati Uniti ammettano di aver sbagliato" e che "qualunque cosa si faccia in futuro per il popolo e per le donne in particolare dovrebbe essere portata avanti con chi è al potere".

 

 

 

 


Indignata la reazione di Matteo Salvini, leader della Lega. "Fa parte della commissione Pari Opportunità della Regione Toscana e si è dichiarata a favore del ritorno del regime talebano in Afghanistan: le parole di Nura Musse Ali, indicata dal Pd e intervistata dai media locali, sono gravissime soprattutto perché pronunciate da una donna".  "Come si può sostenere un regime guidato da criminali che ammazzano, stuprano, torturano e chiudono in casa le donne? Siamo sicuri che Letta (segretario del Pd,ndr) e Giani (governatore della Toscana, ndr) prenderanno le distanze - è l'auspicio dell'ex ministro degli Interni - perché l'apologia dell'islam radicale è incompatibile con la nostra democrazia".

 

 

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