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L'aria che tira, Ignazio La Russa avverte Salvini: "Faccia la guida del centrodestra o non è il capo di niente"

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"Se vuole fare il leader del centrodestra, lo faccia". Ignazio La Russa, esponente di spicco di Fratelli d'Italia, in collegamento con L'aria che tira su La7 sfida Matteo Salvini a tenere unita la coalizione e sottolinea, polemicamente, come secondo i meloniani sia stata proprio la Lega a "tradire" l'alleanza, ricordando la scelta di governare prima con il Movimento 5 Stelle e poi di entrare nel "governo di tutti". Tutti tranne una: Giorgia Meloni.

 

 

 

 

 

"Se il problema è aprire una sede di Fratelli d'Italia a Cesena allora interrogatemi sullo spirito democratico di chi protesta", scherza ma non troppo La Russa, a proposito dell'aria che tira contro FdI. Quindi il riferimento polemico: "Non bisogna dipingere un partito a seconda delle proprie convenienze. Quando Salvini non era conveniente alla sinistra era il diavolo, adesso comincia a essere in Purgatorio. Si dimentica che la Meloni è la presidente del movimento europeo dei Conservatori, lontano da ogni forma esasperata di eccessivo sovranismo. Coi no euro non c'entriamo proprio niente. Le nostre idee non possono essere valutate solo se accettiamo di chinare la testa e stare in un governo con Pd e 5 Stelle, cosa che non faremo mai". 

 

 

 

 

"Noi di destra, anche quando eravamo al 15% con Alleanza Nazionale e Gianfranco Fini, siamo sempre stati rispettosi dei risultati elettorali - ricorda La Russa -. Silvio Berlusconi è stato un grande leader, vinceva ed era il capo del governo. Quando la Lega ha superato Forza Italia, e Salvini ce ne deve dare atto, siamo stati chiari e i primi a dire che doveva avere lui l'incarico di formare un governo. Certo non ci aspettavamo che facesse un governo con il Movimento 5 Stelle. E anche adesso che siamo all'opposizione continuiamo a riconoscere a Salvini il ruolo di capo del centrodestra, a patto che voglia esercitarlo. Se non vuole esercitarlo, non è capo di niente". 

 

 

 

 

Parole dure con cui rimanda al mittente anche le accuse del capogruppo leghista Riccardo Molinari. "Salvini la guida non lo sta esercitando sempre, per esempio sulla vicenda Rai. O adesso, con la Lamorgese. La Lega giustamente critica la ministra, Fratelli d'Italia immagina una mozione di sfiducia e un esponente importantissimo della Lega dice: ah, è contro di noi. Ma se diciamo la stessa cosa!?". Se Salvini non appoggerà la nostra mozione, dovrà renderne conto ai suoi elettori, non a noi". Infine avverte: sarà sull'elezione del presidente che si capirà se il centrodestra unito esiste ancora o meno. "Ma bisognerà fare un percorso comune, nel rispetto di chi non ha accettato di far parte di un governo tutti dentro".

 

 

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