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Matteo Salvini apre al nucleare: "Centrale in Lombardia, che problema c'è?", mossa contro il caro-bollette

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Sul nucleare, ecco l'apertura di Matteo Salvini, che dice la sua nei giorni del caro-bollette e dopo le parole del ministro Stefano Cingolani che tanto hanno agitato il M5s: "Costruire una centrale nucleare in Lombardia? E che problema c'è? Ci sono centrali nucleari nei pieni centri storici di tante città", ha affermato il leader della Lega.

E ancora, Salvini ha ricordato "la presenza  di centrali nucleari in tanti Paesi europei" e si è interrogato: "Ha senso andare ancora avanti così, importando l'energia elettrica e pagando la bolletta più cara?".

Dunque, l'esempio della "Svezia di Greta Thunberg" che "ha otto centrali", ha sottolineato Salvini a Radio Anch'io su Rai Radio Uno. E ancora: "Ci sono centrali nei centri storici di grandi città: a Copenaghen c'è un termovalorizzatore in centro città, con una pista di sci. L'Italia è l'unico Paese del G8 senza nucleare, oggi sono funzionanti 128 centrali nucleari, di cui 58 in Francia".

Il segretario della Lega ha rimarcato come l'aumento delle bollette "è il prezzo della transizione green imposta a tappe e tasse forzate dalle Ue sulla testa delle azienda italiane che sono all'avanguardia. Chi paga 100 euro, la maggior parte non è l'energia, ma costi di trasporto, costi delle emissioni della Ue, l'Iva... Eliminare l'Iva costerebbe 5 miliardi, tagliarla è doveroso".

Salvini ha poi ribadito quella che a suo giudizio è una priorità, ossia normalizzare le relazioni con la Russia: "Non per un mio capriccio, ma aiuterebbe le famiglie italiane".

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