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PiazzaPulita, Formigli asfaltato da Giuseppe Conte: "Roba di estrema destra?", Salvini se la ride

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Nuova stagione di PiazzaPulita, vecchio ritornello. Su La7, nella serata di giovedì 16 settembre, riecco Corrado Formigli. E riecco la solita tirata contro Matteo Salvini e Giorgia Meloni, una puntata quasi monotematica. E il "daje al leghista" trova una plastica rappresentazione anche nel corso dell'intervista a Giuseppe Conte, il leader del M5s ospite in collegamento. A Conte, Formigli chiede dei decreti sicurezza, i testi voluti da Lega e Salvini ai tempi del Conte I. Insomma, tutt'altro che stretta attualità.

 

"I decreti sicurezza sono di estrema destra", sottolinea solenne Formigli. E a sorpresa, Conte si infuria e lo infilza: "A parte le etichette contesto il fatto che la sicurezza sia un problema della destra, è un atteggiamento sbagliato", picchia duro. E il conduttore corregge il tiro: "Quei decreti sicurezza". E Conte: "Scusi, scusi... Il problema della sicurezza riguarda tutti, dobbiamo farcene tutti carico, soprattutto se uno vuole governare la complessità. Detto questo, nel Conte I c'erano due forze politiche che non riuscivano a trovare la quadra. Alla fine fu fatto il contratto di governo con le estanze di entrambi. Quindi quando io ho detto che il mio cuore batte a sinistra, non che sono di sinistra, sono un cattolico democratico...", ricorda Conte.

 

Ma Formigli ovviamente non molla, vuole che dal grillino arrivi la bastonata a Salvini: "Ma lei oggi da cattolico democratico rifirmerebbe quei decreti sicurezza?". Ma Conte non molla. L'ex premier a quel punto snocciola alcuni degli elementi contenuti in quei testi. "Protezione umanitaria e qualche altro capitolo di quei decreti sono temi sui quali abbiamo dibattuto, rispetto alla versione originaria ottenemmo molte modifiche". E il conduttore rincara, ancora: "Si può dire che i decreti sicurezza abbiano aumentato l'insicurezza". E pur senza "entusiasmo", a quel punto Giuseppi capitola: "Sì, in un certo senso lo si può dire". Successivamente, però, l'ex premier aggiunge: "Ci metterò sempre la faccia su quello che faccio, ma Salvini ha fallito sui decreti sicurezza perché non andava ai consigli europei dove si discuteva di una gestione europea dell'immigrazione", conclude Conte. Insomma, l'impianto di quei decreti, il grillino, non lo rigetta in toto. Alla faccia di Formigli.

 

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