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Giorgia Meloni, ira contro il governo Draghi: "4 voti di fiducia in 48 ore, una deriva davvero preoccupante"

 Giorgia Meloni

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Giorgia Meloni preoccupata. A ridosso dei 413 voti a favore, 48 contrari e un astenuto ottenuti alla Camera dei deputati sul secondo decreto Green Pass, la leader di Fratelli d'Italia perde la pazienza: "Il Governo italiano chiede quattro voti di fiducia in 48 ore, su temi sensibili come la giustizia penale e civile e come il Green Pass. Parlamento mortificato, l’opposizione non è in grado e non può dire la sua: una deriva davvero preoccupante per la nostra democrazia". 

Il riferimento è alla prima fiducia posta nel pomeriggio del 21 settembre sulla riforma del processo civile. Le seconde due fiducie saranno invece poste domani mercoledì 22 settembre sulla riforma del processo penale, già approvato dalla Camera e verso il via libera definitivo. E infine l’ultima fiducia sarà posta sul secondo decreto Green pass, che scade il 5 ottobre, approvato in prima lettura dalla Camera dove il governo ha posto la fiducia.  

A non far dormire sonni tranquilli all'opposizione anche la patrimoniale tifata da Enrico Letta: "Niente scherzi. No alla patrimoniale occulta sulla casa alla quale sta tramando il ’Governo dei migliorì. L’aggiornamento delle rendite catastali, di cui si parla sempre più insistentemente, rischia di diventare per gli italiani una tassa carissima e inaccettabile tanto più in questo momento di terribile crisi economica". E ancora, un fiume in piena: "Cosa significa in concreto rivedere le rendite? Significa aumentare considerevolmente il valore presunto dell’immobile e quindi l’imposta di registro, l’imposta ipotecaria, l’imposta catastale, l’imposta di successione, l’Imu. Aumentando, tra l’altro, tutte le tasse per le compravendite mettendo ancora più in difficoltà un settore già in crisi".

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