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Mimmo Lucano, Laura Boldrini fuori controllo: "Qualcosa di abnorme". Se nemmeno 13 anni di galera...

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No, a sinistra le condanne agli amici proprio non vengono digerite. O meglio, metabolizzate. Sono una assoluta sorpresa. E la vicenda di Mimmo Lucano, stangato con 13 anni e 2 mesi in primo grado, sta lì a confermarlo. Condanna, va detto, severissima, che quasi raddoppia le richieste dell'accusa. Ma che condanna resta. Eppure, se di mezzo c'è un amico, uno che hanno sostenuto e portato in palmo di mano, nonostante le evidenze e gli illeciti, la difesa è compatta, granitica. Già, c'è da difendere il modello-Riace, l'accoglienza a tutti i costi. Anche a costo di truffare, almeno stando al primo grado di giudizio.

 

E così ecco che tra i molti commenti che balzano all'occhio, si distingue quello di Laura Boldrini, la quale esprime tutta la sua solidarietà all'ex sindaco su Twitter. "Conosco Mimmo da anni e ho apprezzato il suo impegno nel fare di Riace un luogo di rinascita e accoglienza", premette". E ancora: "A Mimmo Lucano esprimo la mia vicinanza per una condanna abnorme. Sono sicura che nei gradi successivi di giudizio emergerà la verità", conclude la Boldrini. Già, in questo caso la condanna non conta.

 

Un registro simile, per inciso, è stato usato da Gad Lerner, il quale parla di "condanna di un uomo giusto", di "ingiustizia", di un "terribile capovolgimento della realtà". E ancora, Enrico Letta, il segretario del Pd che si dice "esterrefatto" per la severità della condanna. E ancora, Gianrico Carofiglio, il quale si spinge ad affermare che i magistrati avrebbero potuto aspettare un mesetto prima di condannarlo, in modo da non disturbare più di tanto l'imminente voto alle amministrative. Già, il magico, peloso, surreale mondo della sinistra italiana...

 

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