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Reddito di cittadinanza, la rissa tra Patuanelli e Giorgetti in Cdm: "Serve un disegnino?"

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Il Movimento 5 Stelle salva il reddito di cittadinanza e attacca Giancarlo Giorgetti e Lega dopo un Cdm di fuoco: "Come spiegato dal ministro Daniele Franco al ministro Giorgetti in Cdm, i fondi per rifinanziare il reddito di cittadinanza provengono dal capitolo sovrastimati e non spesi. Siamo disposti a spiegarlo alla Lega con un disegnino", è lo sprezzante commento di fonti M5s all'agenzia Adnkronos

 

 

 


Pochi minuti prima, Giorgetti, insieme a Renato Brunetta (Forza Italia) ed Elena Bonetti (Italia Viva) si era schierato contro lo stanziamento di 200 milioni di euro in più fino a fine anno per il reddito di cittadinanza, misura bandiera dei 5 Stelle nata durante il governo gialloverde. Oggi però Matteo Salvini vorrebbe smantellare la misura e ha trovato l'appoggio, oltre che di Silvio Berlusconi, anche di Matteo Renzi. In Cdm così ci si è ritrovati con il fronte giallorosso Pd-M5s da un lato (con Stefano Patuanelli del Movimento e Andrea Orlando per i dem) e quello trasversale di centro-centrodestra. Ha vinto il primo, visto che lo stanziamento c'è stato per volontà del premier Mario Draghi e del ministro dell'Economia Franco.

 

 

 

 

 

 

"Rifinanziamo con i soldi dei lavoratori una misura che di lavoro non ne crea", ha attaccato davanti a tutti Giorgetti. "Senza il reddito di cittadinanza - avrebbe risposto Patuanelli - la tensione sociale sarebbe esplosa, non sarebbe stata gestibile. Ma qui c'è chi fa finta di non averlo capito. Anche se era impensabile pensare che il lavoro ripartisse e l'impianto funzionasse considerando che abbiamo dovuto fare i conti con il lockdown". Alla fine Draghi ha difeso la misura, rinviando però il nodo politico alla manovra quando si riparlerà di politiche attive. Quella sarà l'occasione per un nuovo assalto politico ai 5 Stelle. 

 

 

 

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