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Ddl Zan, "sì" della Casellati alla tagliola: voto segreto, legge quasi affondata. Calderoli: "Meglio di una porcata"

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Il ddl Zan torna dritto in commissione. Elisabetta Casellati, la presidente, aveva infatti riferito che erano state presentate due richieste di "non passaggio all’esame degli articoli" e aveva poi bollato come "ammissibile il voto segreto su queste richieste a firma Calderoli (Lega) e La Russa (FdI)", tutto ciò in base ai regolamenti e ai precedenti. Insomma, da parte della Casellati via libera al voto a scrutinio segreto sulla richiesta di stop all'esame degli articoli del ddl Zan. Si tratta della cosiddetta "tagliola". E il voto segreto, successivamente, ha dato il via libera alla tagliola. E il ddl Zan, come detto in premessa, torna dritto in Commissione.

Lega e Fratelli d'Italia avevano chiesto di passare direttamente al voto finale, saltando l'esame degli emendamenti e chiedendo il voto segreto. Roberto Calderoli, illustrando la proposta relativa alla tagliola, aveva spiegato: "Piuttosto di fare una porcata, e io me ne intendo, preferisco fermarci qui". E ancora, il leghista aveva aggiunto: "Mi appello a tutti perché ciascuno possa esprimersi liberamente nel segreto dell’urna. Fermiamoci oggi. Non è una bocciatura di una legge, si può ripartire immediatamente ad esaminare un testo vero, meglio uno stop oggi che un ahimé domani". Per inciso, a favore della tagliola, in maggioranza, si è schierata anche Forza Italia. 

Piccata la reazione del primo firmatario della legge, il deputato Pd Alessandro Zan, che ha detto la sua a L'aria che tira: "La Lega ha chiesto il voto della tagliola, questo dimostra che vuole affossare la legge. Il rinvio è un bluff. Quelli della Lega non hanno detto `ritiriamo la tagliola per cercare una mediazione´, hanno detto `rinviamo il voto della tagliola´. Ma votarla oggi o tra una settimana non cambia", ha concluso.

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