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Quarta Repubblica, la bomba di Bruno Vespa su Giuseppe Conte: "Legami con i servizi segreti"

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"Io confermo sillaba per sillaba quello che ho scritto nel libro e quella di Cesa per chi sa leggere non è una smentita". A dirlo è Bruno Vespa che, ospite di Quarta Repubblica su Rete 4, torna a parlare di quanto fatto emergere nel suo ultimo libro Perché Mussolini rovinò l'Italia (e come Draghi la sta risanando). "Io non mi sono inventato nulla - esordisce nello studio di Nicola Porro durante la puntata del 16 novembre -. Confermo quello che ho scritto, ossia che Cesa è stato avvicinato da un signore dei servizi segreti". Insomma, una sorta di intimidazione. Nel libro infatti si legge che Cesa riceve la visita "di un importante agente segreto che conosceva da tempo e che gli avrebbe detto, più o meno: non preoccuparti, questa storia si risolve, ma cerca di comportarti con saggezza".

 

 

Il riferimento del giornalista è al periodo di tempo che intercorre tra la fine del Conte bis e l'arrivo di Mario Draghi. In questo lasso di tempo Giuseppe Conte avrebbe corteggiato il leader dell'Udc Lorenzo Cesa, che poteva offrire all'avvocato di Volturara Appula una dote di tre senatori con lo scopo di formare un suo terzo esecutivo. E ancora: "Ho ricostruito i colloqui in cui Conte offre a Cesa ministeri e altro, ma Cesa gli ha detto di no". 

 

 

Fin qui nulla di nuovo negli ambienti della politica, "ma la cosa inquietante - prosegue - è che i servizi segreti in un Paese democratico si spacchino a favore di questo o quel governo. Mi auguro non sia vero". Infine Vespa chiede che andrebbe rivisto anche l'incontro di Renzi con un altro uomo dei servizi segreti. 

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