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Quirinale, Maria Elena Boschi: "Un presidente di centrodestra? Certo"

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Maria Elena Boschi si sbilancia e sulla corsa al Quirinale spezza una lancia a favore del centrodestra. Proprio così, nello stupore di tutti, la deputata di Italia Viva non esclude il sostegno a un candidato di Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia. "Votare un presidente di centrodestra? Certo - non ritarda a rispondere interpellata dal Messaggero sul totonomi da giorni sulla bocca di tutti -. Il problema non è la provenienza della proposta, se di destra o di sinistra. Ma la qualità della persona, l'orizzonte europeista e atlantico, la capacità di essere davvero il garante di tutti". Stesso discorso anche se il nome fosse quello di Silvio Berlusconi? Chissà. 

 

 

Su questo, infatti, la Boschi preferisce glissare dicendo che "non si gioca sul totonomi". Ma la sintonia con il centrodestra non finisce qui. Come ammette il capogruppo di Iv alla Camera dei deputati, "noi rivendichiamo di aver avuto il coraggio e la forza di evitare i pieni poteri di Salvini quando era potente e popolare. Ma oggi che lui propone un tavolo di lavoro per scegliere assieme il Presidente della Repubblica è ovvio che ci stiamo. Letta sembra avere occhi solo per la Meloni ma quei voti non bastano per eleggere PdR".

 

 

Sempre sulla corsa al Quirinale, la Boschi non dà per scontato il voto per portare Mario Draghi sullo scranno più alto. Mettendo le mani avanti, chiarisce: "Se si creassero le condizioni politiche, certamente. Ma il tema non è solo chi va al Quirinale ma anche e soprattutto chi sta al Governo. Rischiamo di perdere i soldi europei, abbiamo rallentato sulle terze dosi per colpa del ministro Speranza, siamo arrivati lunghi sulla legge di bilancio". All'orizzonte anche le elezioni anticipate. Nel caso in cui l'attuale premier venisse eletto presidente della Repubblica, le urne sarebbero doverose. È questo il vero timore di Italia Viva 

 

 

 

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