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Quirinale, la guerriglia tra Fico e Casellati: liti e colpi bassi durante la lettura delle schede, alta tensione in aula

Divergenze tra la #Casellati e #Fico alla #Camera per il voto sul #Quirinale. A farli battibeccare anche la lettura delle schede

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Tutti gli occhi puntati alle votazioni per il Quirinale, mentre - riferiscono fonti d'aula - montano i bisticci tra Maria Elisabetta Alberti Casellati e Roberto Fico. Tensioni che non sono passate inosservate . Lei, presidente del Senato, lui della Camera, si sono presentati in Aula per il voto con due mascherine differenti: la forzista nera e il grillino bianca. Ma il colore del dispositivo di protezione individuale era solo un dettaglio, una curiosità. Il punto è che stando al Giornale i due hanno trascorso l'intera giornata di lunedì 24 gennaio a darsi contro. Fico procedeva spedito nella lettura delle schede, la Casellati ne leggeva una alla volta per poi passarla ai segretari d'Aula.

 

 

Poche ore prima dell'inizio della votazione, ecco che la senatrice ha chiesto di inserire anche i segretari d'Aula di Palazzo Madama tra i componenti del "seggio elettorale" chiamato alla gestione delle operazioni di voto. La risposta? Un "no". La richiesta è infatti stata bocciata perché "contro il regolamento". Ma gli scontri non sono finiti qui. Il deputato del Movimento 5 Stelle è riuscito nell'ennesimo intento: leggere solo il cognome del prescelto da ogni singolo grande elettore nel caso in cui "la scheda rechi solo tale indicazione ovvero, quando, pur riportando altre notazioni, sia comunque unicamente individuabile il soggetto cui è attribuito il voto".

 

 

Anche sulle schede i due hanno avuto da ridire, con la Casellati che ha più volte bacchettato il collega. Lo scopo? Pronunciare correttamente i cognomi al segretario d'Aula durante le differenti chiamate. E anche le volontà dei due sul prossimo presidente della Repubblica sono diverse: lei lavorerebbe per essere eletta (il suo nome è tra quelli avanzati dal centrodestra e da Matteo Salvini in primis ndr), lui preferirebbe un passaggio di Mario Draghi al Colle, previo accordo di governo per blindare la legislatura. Insomma, la coppia è la sintesi perfetta di quanto sta accadendo tra partiti chiamati a votare sulla successione a Sergio Mattarella: scontro e caos totale.

 

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