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M5s, il "piano" contro il caro carburante: dipendenti pubblici in smart working, roba da piangere

Massimo Sanvito
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La proposta, lunare, non poteva che arrivare dai grillini. E da chi altrimenti? Benzina e gasolio crescono a dismisura, quasi a sfiorare i due euro e mezzo al litro, e loro cosa propongono per combattere i rincari? Lo smart working: ma certo! Il problema mica va risolto alla radice, magari cercando coperture per abbattere accise vecchie di un secolo, basta essere creativi.

 

 

L'idea porta il nome di Roberta Alaimo, deputata del Movimento 5 Stelle. Con il lavoro agile, dice lei, i lavoratori, dipendenti pubblici o privati che siano, potranno risparmiare sul pieno dell'auto. La corrente per alimentare il computer su cui smanettare da casa e il riscaldamento per non lavorare al gelo, invece, sono gratis? Soprattutto in questo periodo, con le bollette triplicate... «Dopo l'emergenza causata dalla pandemia il nostro Paese sta attraversando un'altra emergenza, quella energetica. Una proposta per tamponare queste emergenze è il lavoro agile, sia per le imprese private che per il pubblico impiego. Lo sosteniamo da tempo e lo dimostrano le diverse interrogazioni in merito fatte al ministro Brunetta in merito all'inversione di tendenza della pubblica amministrazione sullo smart working», spiega l'onorevole Alaimo. I sindacati, Flp (Federazione Lavoratori Pubblici) e Cse (Confederazione Indipendente Sindacati Europei) in testa, hanno scritto al premier Mario Draghi e ai ministri Renato Brunetta (Pubblica Amministrazione) e Andrea Orlando (Lavoro) per chiedere di favorire al massimo il risparmio energetico attraverso l'uso del lavoro a distanza per le imprese private e di varare un piano straordinario per il lavoro da remoto per tutto il pubblico impiego.

In prima linea c'è il segretario della Flp, Marco Carlomagno, da sempre attivo per implementare lo smart working. Sono alleati dei grillini in questa battaglia che non possiamo nemmeno definire ambientalista. È semplicemente stramba e assolutamente non risolutoria. «Questo permetterebbe un risparmio sia per le famiglie costrette a spostarsi, sia per le amministrazioni. Sappiamo che non è una soluzione definitiva per questo grande problema del caro energia ma di sicuro rappresenterebbe un piccolo passo avanti», rincara la dose Alaimo.

 

 

Se il lavoro agile fosse davvero l'antidoto vincente per mettere al tappeto il caro benzina allora perché non ritornare al lockdown? Chiudiamo i ristoranti, i bar e i negozi. Vietiamo le visite da parenti e amici. Facciamo shopping online e affidiamoci ai delivery così che nessuno esca di casa per fare benzina. Un amaro smart working prolungato, cinque giorni su cinque, prigionieri delle propria mura. Strade deserte. E non c'è più il Covid, là fuori, a spaventare. Ma le cifre segnate sui cartelloni dei benzinai. Bastasse lavorare da casa per risparmiare sul pieno..

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