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Centrodestra, chi sgancia la bomba sulla Meloni: "Non passa la palla. E...", può accadere di tutto

Giorgia Meloni

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Gianfranco Micciché non è il tipo da tenersi le cose tra i denti. Il presidente dell'assemblea siciliana ha le idee chiare per la sfida delle Regionali che si terranno questo autunno. Il contesto in cui matura la lotta tutta all'interno del centrodestra per la leadership della regione è nella contrapposizione tra Forza Italia e Fratelli d'Italia. Gli azzurri vorrebbero cambiare candidato facendo fuori Musumeci, la Meloni invece chiede la ricandidatura del governatore uscente. Un punto non di poco conto dato che su questa sfida in Sicilia potrebbero giocarsi anche le alleanze in vista delle politiche.

 

E così Miccichè al Corriere accende la miccia nel campo moderato: "Diciamo che Musumeci è da tre mesi che sta con loro, non è che la Sicilia sia per forza in "quota" FdI, ma non sono ingenuo, so bene i pesi nella coalizione in questo momento e gli equilibri, quindi capisco che la Meloni possa essersi offesa per la nostra richiesta di puntare su un altro candidato. Ma noi con loro abbiamo rapporti straordinari e vogliamo solo una cosa: vincere assieme".

 

 

Poi il ragionamento di Miccichè si fa più chiaro e preciso: "Nessuno vuole la Sicilia in mano ai mafiosi, tanto meno io che non ho mai avuto un solo problema o un'accusa su questo. Su Musumeci poi: se sei anche il calciatore più forte del mondo ma non passi mai la palla, la squadra perde. E purtroppo per lui è così". Infine su una ipotetica candidatura di Micciché, lo stesso presidente dell'assemblea afferma: "Assolutamente no. L'unica cosa che spero di tornare a fare è il presidente dell'Assemblea, perché credo di farlo bene. Per il resto, ce ne sono un'infinità di candidati possibili. Dipendesse da me, avrei in mente una donna, ma dobbiamo sederci a un tavolo, ragionare e decidere insieme. Sarebbe bello dare spazio a nuove forze, ma non ho alcuna preclusione". 

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