Ma quale svolta, Pd smascherato: ecco perché su Kiev non aveva scelta
C'è solo un motivo per cui il Partito democratico di Enrico Letta ha assunto e almeno per ora ha tenuto la posizione che conosciamo sulla guerra all'Ucraina: e cioè perché non poteva farne a meno. Si potrà dire che l'importante è il risultato e che i motivi non importano, ma proprio perché si tratta di questioni tanto rilevanti bisogna domandarsi come sarebbe andata se il corso politico dell'Italia fosse stato quello desiderato da Letta, in affascinante avventura con il punto di riferimento fortissimo di tutti i pacifisti, il professor Giuseppe Conte, anzi.
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Si potrà dire che l’importante è il risultato e che i motivi non importano, ma proprio perché si tratta di questioni tanto rilevanti bisogna domandarsi come sarebbe andata se il corso politico dell’Italia fosse stato quello desiderato da Letta,in affascinante avventura con il punto di riferimento fortissimo di tutti i pacifisti, il professor Giuseppe Conte, anziché quello che il Partito democratico ha subito per iniziativa altrui.
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È grazie al partito preso in man oda Enrico Letta se in Italia si sono impiantate le delizie di cui non a caso mena vanto il Fatto Quotidiano, dalla spazzacorrotti (alias spazzadiritti) al processo dalla culla alla tomba, dal reddito da sofà ai decreti autarchico-venezuelani sulle delocalizzazioni. Ed è non grazie al Pd ma non ostante il Pd se al Paese è stata risparmiata la ciliegina sulla torta di un governo ancora guidato dall’avvocato del popolo putiniano. Se i russi avessero attaccato due anni prima il campo del dovere morale della resa sarebbe stato bello largo.