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M5s fuori dal governo, "c'è la data": svelato il piano di Grillo e Conte

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La fuoriuscita dal Movimento 5 Stelle di Luigi Di Maio ha scosso nell’immediato la creatura di Beppe Grillo, ma nei prossimi mesi potrebbe comportare delle “turbolenze” anche per il governo Draghi. Il garante ha assicurato che il M5s resterà all’interno dell’esecutivo, come in precedenza avevano già fatto il leader Giuseppe Conte e il ministro Stefano Patuanelli.

 

 

Nel Pd però non ne sono altrettanto convinti: a rivelarlo è Alberto Maggi su affaritaliani.it, secondo cui fonti qualificate dei dem - descritte come molto vicine a Enrico Letta - sostengono che i 5 Stelle usciranno dal governo il prossimo settembre. Adesso sarebbe controproducente innanzitutto per il Movimento, che è allo sbando dopo l’addio di Di Maio e della sua folta schiera di sostenitori. “Il ragionamento è molto semplice - scrive Maggi - se il M5s lasciasse adesso la maggioranza ci sarebbe il rischio di elezioni politiche anticipate in autunno, visto che il Pd difficilmente starebbe in un governo a trazione leghista e visto che anche Matteo Salvini potrebbe seguire il Movimento per non farsi logorare al governo”.

 

 

Inoltre al momento i sondaggi sono tombali per i grillini, che se si andasse a votare in autunno rischierebbero di non arrivare neanche alla doppia cifra. La strategia dei 5 Stelle potrebbe allora essere quella di uscire dall’esecutivo tra settembre e ottobre, ovvero quando non sarà più possibile sciogliere le Camere. “In questo modo - scrive ancora Maggi - Conte e Grillo costringerebbero il Pd, per senso di responsabilità, a restare nell'esecutivo a trazione Lega e centrodestra e loro avrebbero circa 8 mesi di comoda opposizione per cercare di risalire nei sondaggi”.

 

 

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