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Luigi Di Maio contro Conte: "Voglia di Papeete", cosa succederà all'Italia

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"Sulla crisi di governo ci auguriamo che prevalgano in tutti i leader di partito responsabilità, serietà e senso delle istituzioni. Temo però che qualcuno stia solo cercando il pretesto per generare l'incidente di percorso. Sarebbe grave, perché premeditare un incidente per andare al voto anticipato significa non comprendere che siamo davanti a una situazione emergenziale". Lo dice, in un'intervista sul Corriere della Sera in edicola oggi, il ministro degli Esteri e leader di Insieme Per il Futuro, Luigi Di Maio.

 

 

 

"Tutti ci ricordiamo del Papeete, ho paura che qualcuno voglia emulare quel gesto. Andare al voto adesso significa bruciare i fondi del Pnrr e rischiare di andare in esercizio provvisorio perché non potremmo approvare la legge di bilancio. Invece di trasformare questa fase in un momento di ripresa, porteremmo il Paese nel baratro" aggiunge l'ex grillino. Il riferimento non è esplicito, ma più che chiaro: la voglia di Papeete, stavolta, è di Giuseppe Conte leader del M5s.

 

 

 


A proposito invece, della sua pattuglia di parlamentari, Di Maio spiega che saranno "i garanti della stabilità dell'esecutivo, che non può subire ricatti da nessuna forza politica. La libertà e il coraggio dei parlamentari, ai quali si aggiungono eurodeputati e consiglieri regionali e comunali, dimostrano che è finita l'era delle ambiguità, della propaganda, degli slogan. Siamo all'inizio ma già sui territori c'è entusiasmo. Hanno sposato questo progetto persone nuove, espressione di mondi diversi, che trovano coerenza nella nostra scelta e nelle nostre idee". Secondo Di Maio, infine, "Il presidente Mattarella continua a essere una guida indispensabile e non smetteremo mai di ringraziarlo".

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