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Giuseppe Conte, rumors: "Due ministri M5s su tre non mollano Draghi"

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Giuseppe Conte ha fatto i conti senza l'oste. Ci sarebbero nel governo due ministri grillini su tre che non hanno nessuna intenzione di lasciare il governo se si consumasse davvero la frattura con il premier Mario Draghi. Nel retrocena di Domenico Di Sanzo per il Giornale vengono fatti i nome di Federico d'Incà, titolare dei Rapporti con il Parlamento, e di Fabiana Dadone, ministra delle Politiche Giovanili considerati dai contiani "quinte colonne di Luigi Di Maio nel M5s". Del resto, i presunti infiltrati, stando alle preoccupazioni degli uomini di Conte, sarebbero parte di un piano dell'ex capo politico, intenzionato a tenere un piede dentro il Movimento. 

 


E poi c'è Alessandra Todde, viceministro dello Sviluppo Economico. Gli anti-Draghi del M5S ritengono che l'esponente sarda è stata portata da Di Maio nel M5s e, se si dimettesse dall'esecutivo, non avrebbe il paracadute di un seggio parlamentare. Senza dimenticare che a Montecitorio una pedina chiave è il capogruppo Davide Crippa, da sempre vicino a Beppe Grillo, mai ostile a Di Maio. Secondo fonti autorevoli nel gruppo alla Camera, Crippa ha un'influenza su dieci-quindici deputati, che sarebbero pronti a passare con i dimaiani nel caso Conte decidesse di farla finita con Draghi.

 

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