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Mario Draghi addio, "effetto domino": Sallusti, come può cadere il governo

Alessandro Sallusti
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Si chiama "effetto domino" e descrive la reazione a catena che si verifica quando un piccolo cambiamento ne provoca uno analogo dando origine a conseguenze impreviste, non volute neppure nella testa di chi l'ha innescato. Accade anche in politica e quindi nei governi di un paese. Se Giuseppe Conte butta lì che i Cinque Stelle potrebbero uscire anzitempo dal governo in sé non ci sarebbe nulla di grave, anzi Draghi se volesse - ha detto che non lo vuole ma questo è un altro problema - potrebbe andare avanti come prima e meglio di prima finalmente libero da condizionamenti e ricatti di un gruppo ormai marginale nel paese.

 

Ma se in conseguenza di tale annuncio qualcun altro, mettiamo Matteo Salvini, dicesse: "Bè, se Conte vuole mani libere perché io devo essere così fesso da tenerle legate", ecco che una seconda tessera comincerebbe a vacillare. E se per questo Silvio Berlusconi - lo dico così per dire - a quel punto pensasse: "Perché avvantaggiare Salvini nell'anno elettorale, Forza Italia è responsabile ma non suicida", e se ciò facesse paura a Enrico Letta che a quel punto resterebbe solo con il cerino in mano, ecco che una tessera dopo l'altra si comporrebbe il mosaico di una crisi di governo che nessuno, forse neppure Conte, voleva provocare.

 

Per ora parliamo solo di ipotesi per lo più sussurate tra addetti ai lavori lontano da occhi indiscreti. Ma si sa, le parole volano di bocca in bocca, a ogni passaggio mutano il senso, accendono entusiasmi che erano sopiti e scaldano animi. Tanto che praticamente ogni giorno c'è qualcuno che per alimentare questo gioco con il fuoco mette una zeppa nell'ingranaggio costruito da Mario Draghi che è sì solido ma non indistruttibile. Tutto questo per dire che se fino a qualche settimana fa avrei scommesso che l'attuale governo sarebbe arrivato a prescindere a fine legislatura la prossima primavera, oggi questa certezza non ce l'ho più. E fino a che il dubbio è mio sai che notizia. No, è che più parli con chi le cose le vive sul campo più ti accorgi che in loro aumentano dubbi e perplessità. La verità è che ognuno sta cercando un buon motivo per staccare la spina e mettere fine al caos che sta montando prima di esserne travolto, vediamo se qualcuno avrà il coraggio di farlo. 

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