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Massimo Cacciari, "il rischio di un'Italia in default": senza Mario Draghi...

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Chiaro e diretto, come sempre. Massimo Cacciari fotografa in modo spietato la cirsi che sta attraversando il nostro Paese. La rottura tra i Cinque Stelle e Draghi e le dimissioni del premeir sono il segnale di uno tsunami politico ed economico che potrebbe abbattersi sul nostro Paese e anche su tutta l'Europa, come sostiene questa mattina il New York Times. In un'intervista a LaStampa, il filosofo afferma: "Non si lascia per le bizze di una componente residua del governo, che per altro non lo farà mai cadere. Capirei se ad andarsene fosse stato il Pd. Ma così è assurdo. Al limite fai un rimpasto, ti liberi della zavorra e vai più spedito di prima. Chi lo vuole Conte? Letta? Salvini? Ma andiamo".

 

 

 

A questo punto lo stesso Cacciari spiega quali saranno le conseguenze dell'uscita di scena di Draghi per la nostra economia: "Le Borse sono crollate e con loro i risparmi degli italiani. Se viene un governo che non ha sufficienti rapporti con i poteri forti europei l'Italia va in default. E tutto questo per Conte? Forza, non prendiamoci per i fondelli". E questa analisi fa venire subito in mente quanto affermato ieri dal vicepresidente della Commissione Europea, Valdis Dombrovskis che ha parlato di un ritorno all'austerity soprattutto per i Paesi che non hanno i conti a posto, come l'Italia.

 

 

Infine, sempre Cacciari, spiega qual è il motivo per cui Draghi deve restare in sella al suo posto a palazzo Chigi: "Non dico che questo governo sia la panacea per tutti i mali, ma almeno ha un leader con una credibilità internazionale decisamente forte e questa è l'unica cosa che ci può salvare da una crisi che pesa sull'Italia più che su qualunque altro Paese europeo. Siamo nelle mani di Mattarella. Se Draghi resta avrà una maggioranza piegata a ogni suo desiderio. Se si è stufato deve avere pronto un altro nome". 

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