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Sondaggio Tecnè "dell'ultim'ora": chi scivola sotto la soglia

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Da oggi siamo ufficialmente in campagna elettorale, e dunque è tempo di sondaggi. A Zona Bianca su Rete 4 Giuseppe Brindisi lancia una rilevazione "dell'ultimo minuto" di Tecnè sulle intenzioni di voto degli italiani. Premessa doverosa e significativa: al momento, solo il 55% degli intervistati si è pronunciato su questo o quel partito, mentre il bacino degli astensionisti e degli indecisi è inquietante. Il 45% dice che non vota o non sa (ancora) per chi votare. Alla luce del dato analogo delle ultime amministrative, è il segno plastico della crisi ormai conclamata della nostra democrazia parlamentare. 

 

 

 

Chi ha le idee chiare, invece, si espone e conferma il trend delle ultime settimane. La cridi di governo e la caduta di Mario Draghi sembrano rafforzare sempre più i due attori che, su sponde opposte, hanno sorpreso di meno: Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni, da sempre all'opposizione, è il primo partito con il 23,5% dei voti. Un testa a testa con il Pd di Enrico Letta, al 23,1%, di fatto l'unico a restare a fianco del premier.

 

 

 

 

Dietro, i due partiti del fu centrodestra di governo: la Lega di Matteo Salvini è sotto la soglia psicologica del 15%, al 14,6%, mentre Forza Italia è al 10,6%. Numeri da tenere d'occhio perché qui, nel triangolo FdI-Lega-FI, si deciderà la leadership dell'alleanza favorita per salire a Palazzo Chigi. Dietro, da segnalare lo sprofondo del Movimento 5 Stelle, sempre più partito di Conte dopo la scissione di Di Maio, ridotto al 9,4%. Quindi i "cespugli" che potrebbero condizionare le scelte e le alleanze di Letta: Azione di Calenda al 4,9%, la sinistra "dura e pura" di SI al 4,1% Italia Viva di Renzi appena al 2,8 per cento.

 

 

 


 

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