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Beppe Grillo contro Di Maio: "Giggino a cartelletta. Perché fa politica e cosa aspetta"

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Il capo-comico torna ufficialmente in campo. Si parla di Beppe Grillo, che dopo la crisi di governo e la caduta del governo di Mario Draghi prende posizione sul suo blog a favore della linea dura del M5s e contro Luigi Di Maio. "C’è gente che fa questo lavoro, entra in politica per diventare poi una cartelletta", scrive il guitto ligure. Già, il riferimento è a Di Maio: "Gigino a cartelletta". "Ora è di là che aspetta il momento di archiviarsi in qualche ministero della Nato. Ed ha chiamato decine e decine di cartellette che aspettano come lui di essere archiviate a loro volta in qualche ministero", spara ad alzo zero.

E ancora, aggiunge Grillo: "Non so se il Movimento c’è, non c’è. Non lo so se è disintegrato, molecolare o quantico, non lo so. Una cosa però la so: ho guardato quel parlamento mentre Draghi parlava e non è il Parlamento che mi ha sconcertato, era la visione di quel Parlamento. Una visione vecchia, di gente che è lì da 30 o 40 anni. E cominiciavamo ad essere dentro anche noia quella visione, pur essendo il gruppo più giovane". E ancora: "Quel Parlamento lì non se lo merita nessuno, figuriamoci Draghi e non se lo merita nemmeno l’ultimo degli Italiani". Insomma, bene la crisi di governo, secondo lui.

Infine, il capo-comico ammette: "Siamo in un momento caotico e potremmo essere morti tra 15 giorni", inteso come M5s. "Ma i nostri 2 mandati sono al nostra luce in questa tenebra incredibile, sono l’interpretazione della politica come servizio civile", sono "un antibiotico", conclude Beppe Grillo.

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