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Paolo Guzzanti, allarme sul voto: "A chi sono in mano i servizi segreti"

Francesco Specchia
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Scherzando si può dir tutto, perfino la verità. Come ai tempi delle false prime pagine di Paese sera («Arrestato Tognazzi, capo delle Br»), il falso titolo di Libero sul vero pericolo di infiltrazioni delle intelligence - non solo russa- nella più feroce e inconsistente campagna elettorale che si ricordi, ha scatenato il bazooka della stampa di sinistra.

 

 

 

Caro Paolo Guzzanti, ex senatore, cronista fondamentale, già presidente della Commissione Mitrokhin, perchè Sandro Sallusti non finisce di fare una provocazione, che molti gridano al complotto?
«Mah. Questi, presi dalla foga non sono nemmeno arrivati alla fine dell'articolo, dove si spiegava la provocazione...».

Il pezzo del direttore di Libero parla di «falso giornalismo al servizio di una parte politica, di sciacallaggio mediatico per fini elettorali»; e teme che importanti testate nazionali siano compromesse con i servizi segreti contro il centrodestra. È così?
«Sono vecchio da ricordarmi che quest' uso dei documenti segreti c'era sin dagli anni '60. Scalfari e Iannuzzi sull'Espresso partirono con i "valzer delle bobine" e con i tentativi di colpi di Stato culminati in candidature politiche per scampare alla condanna in galera. La macchina del fango si attiva storicamente con tutti, Mancini, Craxi, Berlusconi, Renzi».

Possono davvero esserci ingerenze degli 007 sull'andamento delle elezioni?
«In tutta la mia carriera, sin dai tempi dell'Avanti, da Repubblica a La Stampa, i Servizi hanno sempre almeno un giornalista amico in redazione. In commissione Mitrokhin venne un teste, tal colonnello Faraone (ebbe la carriera stroncata), che ci raccontò come i Servizi per nascondere i dossier non li bruciavano, semplicemente ne cambiavano posto. Esiste sempre una connessione purulenta tra giornali e 007. Nei nostri Servizi - fino a quando li frequentavo io - le carriere si facevano per raccomandazione e interessi politici»

Oddio. E lo dai per scontato? Non credo che l'MI6 inglese o il Bureau francese agiscano così, o no?
«Al contrario. In Inghilterra vai in galera. In Francia non ammettono rapporti di questo tipo: fanno controlli random sui dipendenti, e poi ci sono i controllori dei controllori, finché, a un certo punto, arriva la purga: fanno fuori tutti e ci mettono i giovani. Da noi c'è uno schema, lo stesso del Sistema della magistratura».

E sarebbe?
«Ti leghi al politico di turno e prepari dossier sui suoi avversari. Si crea, poi, una zona grigia etica e professionale, un legame tra l'intelligence e il giornalista: quelli ti sganciano qualche informazione (che vogliono loro) e ti chiedono qualcosa in cambio. E così gli 007 si mettono a disposizione del politico per fare carriera. Lo fanno con tutti, M5S compreso».

 

 

 

Mi descrivi gli 007 come Alberto Sordi. Mi stai dicendo che il dossier Mitrokhin finì nel nulla perchè di mezzo c'erano i Servizi?
«Noi non indagavamo sulle spie russe all'interno dei nostri Servizi. Cercavamo di capire che cazzo di fine avessero fatto le tonnellate di documenti che, per anni, il controspionaggio inglese forniva al nostro per la necessaria intelligence. Scoprii che avevano costruito una casetta di mattoni a Forte Braschi, presidiata da un carabiniere, dove si mettevano sotto chiave tutte le carte, direttamente senza guardarle. Lo riferii alla Procura, mi offrirono un caffè, mi disseroche avevo ragione, ma c'erano solo reati amministrativi, loro non erano competenti».

Il primo a essere citato dalla Stampa in un presunto dossier dei Servizi è stato Salvini, per i rapporti con i russi che s' informavano sui ministri nel governo Draghi. È plausibile?

«Sai che di Salvini io non riesco a focalizzare l'accusa? Che fosse putinano l'ha sempre detto, a tutti, con tutte le magliette possibili. Ed è ovvio che Draghi gli stesse sul cazzo. Ma qual è la violazione di legge? Aver parlato con un ambasciatore (lo fanno tutti)? Mettere in atto comportamenti contro il governo favorendo la Russia con cui, peraltro non esiste una guerra di diritto?».

Eppure son anni che descrivono Salvini come uscito dalle pagine di Gogol...

«Ma te l'immagini i russi che chiamano Salvini: "Ahò, vi abbiamo dato un mucchio di soldi, mo' però voi fate cacciare Draghi". E Salvini: "Grazie, grazie dei rubli. Ora eseguo. Aumma aumma, se semo capiti"».

"Se semo capiti", scritto in cirillico...

«Ma ti pare che ci siano le prove per una roba del genere? Eppure l'intelligence è sempre passata sopra a tutto, era consapevole del fatto che il Pci fino a Berlinguer aveva sempre il suo uomo, il compagno preposto che dalla Russia tornava con la valigetta: in aeroporto era controllata da due agenti del tesoro Usa e dal ministero degli Interni, per poi passare allo Ior dove si cambiavano i rubli. Quand'è finita la pacchia hanno dovuto vendere Botteghe Oscure. La collusione dei Servizi con la politica ai tempi era spettacolare».

Torniamo a bomba. Gli attacchi mediatici. Se non ci sono i Servizi, c'è Carlo De Benedetti che si arma contro la destra. Perchè tutto questo accanimento contro la Meloni, per esempio?

«De Benedetti lo conosco bene, non importa che sia convinto del pericolo sovranista, quando parte usa il vecchio metodo di Repubblica: "La linea politica prima della notizia". Poi si chiamano o sensibilizzano gli amici del New York Times storicamente legati ad ambienti del Pd e quelli fanno una cosa chirurgica».

Quindi la Meloni non dovrebbe reagire?

«La Meloni, per disinnescarlo, basterebbe che non facesse più le faccette - come al convegno di Vox - che il Duce aveva rubato all'espressionismo e ai vecchi film anni '30 di Maciste; e che poi togliesse la fiamma tricolore dal simbolo del partito. La qual cosa, tra l'altro, veniva fuori da una vecchia leggenda di fuochi fatui dalla bara di Mussolini».

E ora che succederà?

«Boh, Calenda è tornato col Pd portandosi una parte di FI. Conte è stato fatto fuori da Grillo, che lo sostituirà con Di Battista, il peggio del peggio. Che però ha un bel repertorio: "A Dibba, facce er guerrigliero", "A Dibba facce Tarzan", diceva Alberto Sordi».

 

 

 

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