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Di Battista ricopre di insulti Di Maio: "Turpe, disposto a tutto, arrivista. Chi lo conosce..."

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"Luigi Di Maio non ha un voto. Chi conosce il fanciullo di oggi, lo evita. Trasformista, disposto a tutto, arrivista, incline al più turpe compromesso pur di stare nei palazzi": Alessandro Di Battista ci va giù pesante quando parla dell'ex compagno di partito, che ora ha lanciato un nuovo movimento politico - Impegno Civico - ed è pronto a candidarsi con Enrico Letta e Carlo Calenda. In un post su Facebook, poi, l'ex grillino si pone delle domande sul ministro degli Esteri: "Perché il Pd dovrebbe concedergli il 'diritto di tribuna', un modo politicamente corretto per descrivere il solito paracadute sicuro, tipo la Boschi candidata a Bolzano nel 2018? Perché? Che rassicurazioni ha avuto mesi fa, quando portava, insieme a Grillo, il M5s tra le braccia di Draghi?".

 

 

 

Ma non è tutto. Perché Di Battista se la prende anche con il leader di Azione: "Calenda che fino a poche ore fa fingeva attacchi di orticaria al solo sentir pronunciare il nome di Di Maio sta zitto e buono. Ha ottenuto poltrone su poltrone e gli basta così". Secondo lui la politica si sarebbe ormai "ridotta a un ufficio di collocamento". Poi, tornando a Di Maio, continua: "Il Di Maio che ricordo io, ai tempi dell'onestà intellettuale o della fraudolenta recitazione, detestava il Pd come null'altro. Oggi, a quanto pare, il suo nome comparirà sotto il simbolo del Pd".

 

 

 

Il rancore di Di Battista sembra non avere fine. Visto che poi, sempre parlando della scissione guidata da Di Maio, aggiunge: "Complimenti vivissimi a quei 65 fenomeni che gli sono andati dietro nella speranza di un posizionamento. Un po' come Aldo in 'Tre uomini e un gamba' adesso non possono né scendere né salire. Ma forse anche per loro c'è un 'sentiero'. Tornino dignitosamente alle loro vite evitando di postare foto di Di Maio come fosse uno statista. Uno statista pensa allo Stato, Di Maio pensa a se stesso".

 

 

 

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