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Di Battista denuncia Grillo: "Avevo preso il triplo dei voti... mi ha fatto fuori"

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Si erano tanto amati, ora non più. Alessandro Di Battista torna a pungere la sua ex casa politica, il Movimento 5 Stelle. "Io di fatto sono stato costretto a lasciare il M5s, perché soprattutto Grillo ha indirizzato il Movimento nel governo dell'assembramento". Quello di Dibba, pubblicato sui vari social, appare un vero e proprio sfogo. Qui ammette di aver trascorso "momenti difficili". Difficile dimenticare "quando fondamentalmente mi hanno impedito di fare il capo politico del M5s evitando di votare, quando non hanno neppure voluto pubblicare i voti degli Stati Generali perché io avevo preso il triplo dei voti di Maio. E quindi non si doveva far sapere". 

 

 

La colpa? Ancora una volta del garante: "Politicamente oggi non mi fido di Grillo" che "ancora, in parte, fa da padre padrone" e "io sotto Grillo non ci sto". Nonostante le critiche, l'ex Cinque Stelle si sente di ringraziare il comico per tutti gli insegnamenti ricevuti: "Non dimentico quello che Grillo ha fatto per il paese e anche per me, perché se sono la persona che sono", con "determinati valori è anche perché me li ha insegnati Grillo e Gianroberto Casaleggio". Non solo, a lui Di Battista riconosce di aver "rimesso una valanga di soldi con M5s nonché  tranquillità personale".

 

 

Per questo Dibba salva Giuseppe Conte: "Con lui ho avuto una interlocuzione molto leale e lo ringrazio perché è stato molto sincero, per me é un galantuomo". Non tutti però tra i pentastellati sono d'accordo con un suo ritorno in politica. "Con lui - conclude - ho compreso che ci sono tante componenti dell'attuale M5s che non mi vogliono. Da Grillo, passando per Fico, non mi vogliono, per una serie di ragioni, forse perche' temono il fatto che io sia poco imbrigliabile, che io possa, giustamente, ricordare gli errori politici commessi soprattutto negli ultimi due anni, da vari esponenti". 

 

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