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Gianluigi Paragone, "perché Draghi si è dimesso": inquietante teoria del complotto

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Le teorie del complotto intrigano Gianluigi Paragone, leader del partito Italexit, accreditato di oltre il 3% in vista del voto del 25 settembre dall'ultimo sondaggio Swg proposto da Enrico Mentana al TgLa7 e, dunque, in grado di entrare in Parlamento. E l'ex grillino, nonostante le rilevazioni, torna ad attaccare Mario Draghi, in modo durissimo, su Twitter.

 

 

Sul social infatti Paragone pubblica un cinguettio in cui si scaglia contro il premier ed ex banchiere centrale europeo, nonché contro i ministri dell'esecutivo. "Dimissioni del Governo ed elezioni anticipate. Una accelerazione cercata per evitare di ritrovarsi a marzo/aprile/maggio con il paese reale in ginocchio. Ed hanno sbagliato i conti", twitta Paragone.

 

 

Il riferimento è alla crisi energetica, al prezzo del gaso volato alle stelle, ai rincari-monstre in bolletta, insostenibili per famiglie e imprese. Insomma, per mister Italexit, complottista per vocazione, il governo sarebbe "fuggito" a tempo utile per evitare di dover fronteggiare l'imminente disastro economico.

Ma non è finita. A stretto giro, Gianluigi Paragone si è prodotto in un secondo cinguettio sui rapporti tra Russia ed Unione Europea. "Vladimir Putin ha spostato la guerra dal terreno al mercato dell’energia. Noi abbiamo bisogno del gas russo, per lavorare e per scaldarci. E tutto quello che sanno dirci è che dovremo fare il lockdown energetico", conclude un Paragone sempre più estremo.

 

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