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Pd, "a fari spenti": i ministri dem che vogliono far saltare Enrico Letta

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Il Pd è un bomba a orologeria pronta a esplodere. Al Nazareno di fatto si rischia davvero l’implosione un minuto dopo il voto del 25 settembre. Veleni e attacchi corrono tra i corridoi della sede Pd e le ultime uscite di Stefano Bonaccini che criticano la campagna elettorale di Letta sono un messaggio chiaro su cosa possa accadere un minuto dopo il voto del 25 settembre. Ma in questo quadro c'è da sottolineare un aspetto non da poco: sono cominciate le grandi manovre per sostituire Letta.

 

 

 

Ma occhio si muovo diverse "bande" nell'ombra. Come riporta ilFoglio, ci sono due personaggi da tenere d'occhio: il ministro del Lavoro, Andrea Orlando e il titolare del Mibac, Dario Franceschini. Di fatto i due ministri stanno conducendo una campagna elettorale nell'ombra. Il primo è esposto negli annunci e si darebbe un gra da fare per la sua corrente in quanto capo delegazione Pd al governo, il secondo invece è in silenzio dal 16 agosto scorso.

 

 

 

Due mosse speculari che segnalano un gran da farsi all'interno delle correnti dem per dare la spallata definita a Letta. E il fronte sinistro di Orlando potrebbe scontrarsi con quello di Bonaccini. Una cosa è certa: la guerra ha già un vinto, Enrico Letta. Infatti il leader dem si troverà stretto tra due fazioni che si contendono il potere nel partito. Le correnti faranno il resto: dopo il voto ci sarà la resa dei conti e Letta dovrà fare le valigie affondato da chi fa la campagna "a fari spenti". 

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