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Maria Stella Gelmini, la frase sui sondaggi che la travolge: grande imbarazzo

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Maria Stella Gelmini non vuole dare troppo peso ai sondaggi. Secondo le ultime rilevazioni di YouTrend, infatti, i consensi di Azione/Italia Viva si attestano al 5,3 per cento. Forse ci si aspettava qualcosa di più, ma il ministro, che ha lasciato Forza Italia per Carlo Calenda, in una intervista a Il Messaggero, gelata dalla domanda sui numeri del terzo polo, risponde che "per la verità ci sono sondaggi che indicano percentuali diverse e più alte, ma questa è una campagna elettorale decisamente anomala e buona parte degli indecisi farà la sua scelta negli ultimi quindici giorni".

 

 

Quindi c'è ancora tempo per convincere gli italiani a votare il terzo polo: "Prima di tutto dicendo basta ai no che paralizzano al Paese. Siamo l'unica alleanza che è a favore dei rigassificatori, del nucleare pulito, delle infrastrutture che servono, come i termovalorizzatori. E poi pensiamo ai giovani e agli anziani: abbiamo detto che ogni euro in più che avremo lo metteremo su istruzione e sanità e proponiamo che le assunzioni dei giovani siano detassate", sottolinea la Gelmini. "Dobbiamo rilanciare la produttività favorendo gli investimenti nella transizione digitale ed ecologica e non con i bonus a pioggia".

 

 

E non c'è nessuna chiusura rispetto a un governo di alleanza comune con Giorgia Meloni: "Noi siamo disponibili a qualsiasi alleanza che presupponga che a Palazzo Chigi ci sia Mario Draghi", conclude il ministro. "È evidente che se né la destra né la sinistra avranno i numeri per governare da soli, si aprirà la strada per chiedere un nuovo impegno al premier uscente. Vedremo chi ci starà, ma il Paese è ancora in emergenza, anche se non più per il Covid".

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