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Fondi russi, "c'è l'Italia, ma...": "Repubblica" prova a sabotare il voto

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Repubblica continua a infangare il centrodestra. Come è noto nel dossier Usa sui finanziamenti da parte del Cremlino ai partiti europei, l'Italia non c'è. Ma a quanto pare il quotidiano diretto da Maurizio Molinari in qualche modo vuole coinvolgere partiti italiani nello scandalo. Magari mettendo in giro voci utili solo per tirare acqua al mulino della sinistra fino al 25 settembre. Questa mattina su Repubblica si parla della presenza dell'Italia in un dossier secretato Usa sui fondi da parte di Mosca. Si parla di rivelazioni di "una fonte molto autorevole".

 

 

 

Sta di fatto però che la fonte autorevole non parla di quali partiti italiani siano coinvolti nel caso-Cremlino e le informazioni fornite sono piuttosto vaghe e senza alcun riferimento specifico. Un portavoce del dipartimento di Stato ha spiegato a Repubblica: "Non entreremo in specifiche informazioni di intelligence, ma siamo stati chiari sulla nostra preoccupazione per l’attività della Russia per influenzare il processo democratico in vari paesi del mondo, inclusi gli Stati Uniti. La nostra preoccupazione per l’attività di Mosca in questo senso non riguarda un paese, ma è di natura globale, mentre continuiamo ad affrontare le sue sfide contro le società democratiche". Insomma dell'Italia nemmeno l'ombra.

 

 

 

E ancora: "L’influenza politica segreta russa rappresenta una sfida importante per gli Usa e altre democrazie in tutto il mondo. Abbiamo lavorato per esporla mentre la scopriamo. Abbiamo, e continueremo a lavorare con i nostri alleati e partner in tutto il mondo, per denunciare gli sforzi di influenza maligna della Russia e aiutare altri paesi a difendersi da questa attività". Quanto alla pubblicazione di nomi e cognomi, "non abbiamo ulteriori informazioni da discutere sui paesi specifici, in merito a questo argomento". Parole chiare, nessuna traccia di partiti italiani e nessuna informazione specifica. Solo altro fango da Repubblica utile per il gioco sporco della campagna elettorale. Infine basta leggere queste parole apparse su Repubblica per capire quanto sia debole questo presunto dossier: "È possibile che il nostro governo e i servizi di intelligence non siano ancora stati informati dei dettagli, perché dopo l’annuncio di martedì Washington ha deciso di procedere per passi, in base a necessità e circostanze". Dunque dalle parti di Molinari sanno tutto mentre governo e 007 sarebbero all'oscuro di questi documenti scottanti. 

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