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Lorenzo Pregliasco, il sondaggista: "Circa il 10%", cosa può accadere domenica

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Il sondaggista Lorenzo Pregliasco è molto attivo su Twitter negli ultimi giorni. Con il suo YouTrend ha accompagnato queste ultime settimane di voto elencando ogni settimana la supermedia dei sondaggi prima del silenzio arrivato circa 10 giorni fa. Ma sui social il sondaggista continua a lanciare messaggi che se interpretati bene possono rivelare qualche indizio su quello che potrebbe accadere il prossimo 25 settembre. Il primo di questi indizi riguarda la tipologia di voto che verrà espressa dagli italiani: "Spoiler: generalmente gli elettori non votano sulla base dei "temi", e i "programmi" non interessano realmente quasi a nessuno".

Cosa sa Pregliasco? Probabilmente i trend elettorali a quanto pare potrebbe essere ben definiti sull'appartenenza degli elettori ai partiti. E poco o nulla spostano i programmi elettorali. Ma Pregliasco a un utente che gli chiede quanto sia vera la storia che diversi elettori scelgono per chi votare solo una volta entrati nel seggio risponde così: "Circa il 10 per cento".

E non è certo una fetta irrisioria di elettori. Ma in un ultimo tweet Pregliasco sottolinea un aspetto che potrebbe avere conseguenze importanti sul voto: "Fino a qualche settimana fa quasi non se ne parlava, ma l'impressione crescente negli ultimi giorni è che anche in queste elezioni la distribuzione geografica del consenso potrebbe contare parecchio". Insomma un indizio che lascia pensare a qualche sorpresa in arrivo proprio a ridosso del voto. Come è noto nelle ultime settimane prima del silenzio sui sondaggi veniva sottolineata una crescita del Movimento Cinque Stelle soprattutto al Sud, terra fertile del reddito di cittadinanza. Bisogna capire dunque quanto la regionalizzazione del voto sia determinante per il risultato finale. Il 25 settembre avremo tutte le risposte. 

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