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Berlusconi umilia Letta: alza il dito e... l'imitazione del leader Pd

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"Io mi ricordo una sola proposta del signor Letta all'inizio di questa campagna elettorale". E' un Silvio Berlusconi in grandissimo spolvero quello che chiude la volata elettorale di Forza Italia, dal palco del teatro Manzoni di Milano intervistato dai direttori Alessandro Sallusti e Augusto Minzolini. Tra gli obiettivi dei suoi strali c'è, appunto Enrico Letta, che il Cav arriva a imitare con dito indice alzato e voce satanica: "Metteremo una imposta patrimoniale sulle case e sui risparmi". Evidentemente, il demone che si è impadronito del segretario del Pd è il solito che da decenni governa i programmi economici dei cosiddetti progressisti. E la platea azzurra esplode tra risate e applausi. E a concludere, la classica mano a carciofo come dire: ma che dice questo?

 

 

 

 

Dal palco milanese, l'ex premier ha avuto modo anche di svelare un retroscena personale: era caduto da una scala durante un comizio a Lesmo, vicino a Monza, "e i medici hanno detto che era più probabile che io potessi morire". Per questo motivo, ha spiegato, "ci sono state solo due uscite, ieri e oggi, tutto il resto l'ho fatto con i giornali, con le radio, con le tv e i social network".

 

 

 

 

Le sue condizioni fisiche infatti non erano ottimali: "Mi sono fatto male in fondo alla schiena, tutta una gamba nera per il sangue che è rimasto dentro, ma ho fatto lo stesso la campagna elettorale". Ecco spiegato anche l'accompagnatore che lo ha aiutato a salire e scendere dal palco di piazza del Popolo a Roma, giovedì, per il comizio conclusivo del centrodestra unito insieme a Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Maurizio Lupi.

 

 

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