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Pier Ferdinando Casini, undicesima volta: com'è finito il duello con Sgarbi

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Pier Ferdinando Casini vince la battaglia per un seggio al senato nel collegio di Bologna. L'ex leader dell'Udc, ora con il Pd, ha battuto (non senza fatica) Vittorio Sgarbi. Casini ha rischiato di veder sfumare il suo undicesimo scranno in Parlamento, ma col passare delle ore ha accumulato un discreto vantaggio sul critico d'arte. "Rappresento senza alcun imbarazzo la posizione del Pd di cui ho apprezzato il senso dello Stato e le scelte coraggiose che ha fatto, come sostenere lealmente il governo Draghi. Il muro di Berlino è caduto da quasi 35 anni. Tenerlo in vita artificialmente è ridicolo", aveva detto Casini qualche tempo fa.

 

 

Poi parlando del suo rapporto con Bologna ha affermato: "Bologna è speciale. Chi ne parla etichettandola come semplicemente 'di sinistra spesso non la conosce davvero: quando c'è la processione della Madonna di San Luca tutta la città è lì, senza distinzioni politiche o di fede".

 

 

 

Infine aveva anche condiviso le scelte di Letta in questa campagna elettorale sciagurata per il Pd: "A Letta si dice oggi che avrebbe dovuto conservare l'alleanza con i Cinquestelle: ma se avesse intrapreso quella strada quando è caduto Draghi l'avrebbero lapidato. L'unico altro possibile alleato, Calenda, si è tirato indietro. Continua a sorprendermi come in politica si giudichi col senno di poi. Troppo facile. Il Pd è il partito che ha fatto e fa le scelte necessarie per l'Italia". 

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