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Confindustria, bomba su centrodestra e Meloni: "Non possiamo permettercelo"

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Confindustria entra a gamba tesa sull'agenda del prossimo governo e mette in discussione due dei pilastri elettorali del centrodestra: l'uscita anticipata dalla pensione e la falt tax. Sul primo punto il "main sponsor" è la Lega di Matteo Salvini che chiede da tempo l'abolizione della legge Fornero con l'introduzione di Quota 41 per tutti. Salvini in prima persona si è impegnato a cancellare l'attuale sistema pensionistico a pieno regime che prevede l'uscita a 67 anni. Sul secondo punto, la flat tax, converge tutto il centrodestra. Forza Italia ne ha fatto una bandiera in campagna elettorale promettendo una tassa piatta al 23 per cento. E ora il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, manda un avvertimento chiaro: "No a prepensionamenti e flat tax, non possiamo permettercelo".

 

 

Ecco cosa ha detto Bonomi: "Non possiamo permetterci immaginifiche flat tax sull’Irpef che dimentichino Irap e Ires. Non possiamo permetterci nuovi strumenti di prepensionamento", ha affermato davanti agli industriali di Varese.

 

 

Poi Bonomi ha aggiunto: "Non immaginiamo di negare in alcun modo ai partiti il loro legittimo desiderio di perseguire al governo gli obiettivi che hanno descritto ai propri elettori". Ma di fatto Confindustria frena già le ambizioni del programma del centrodestra. Bonomi ha poi precisato: "Ci limitiamo a ripetere fermamente — ha detto — che energia e finanza pubblica sono due fronti di emergenza che non possono tollerare follie, ma che richiedono di concentrare grandi risorse. C'è bisogno di unità, serietà e responsabilità". 

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