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Meloni gela Berlusconi: "Nella sua lista manca un punto, non sono ricattabile"

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"Nella lista di Berlusconi mancava un punto, io non sono ricattabile". Giorgia Meloni risponde così a Paolo Celata, collegato con lo speciale del TgLa7 diretto da Enrico Mentana, prima di salire in macchina e andare via, sul famoso biglietto del Cavaliere in cui la definiva tra le altre cose prepotente, arrogante e offensiva. Ma la leader di FdI, nonostante le tensioni con Forza Italia, non ha mai smesso di pensare alle emergenze che il suo governo dovrà affrontare, Secondo quanto rivelano alcune fonti di Fratelli d’Italia, la leader e premier in pectore, "ha lavorato per tutta la giornata ai dossier urgenti che l’Italia si trova a dover affrontare".

"Avevamo promesso agli italiani di procedere a passi spediti. Ci siamo riusciti: ora continuiamo a lavorare con la stessa velocità per le altre scadenze", ha detto la stessa Meloni uscendo dall’aula. Dopo un breve saluto nel cortile della Camera con Matteo Salvini, Meloni ha passato la sua giornata negli uffici di Montecitorio, insieme ai suoi collaboratori, in una serie di riunioni “per affrontare i temi più urgenti come la legge di bilancio, il caro energia e l’approvvigionamento energetico”. Su questo, viene spiegato, Meloni ha avuto “contatti in giornata con il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani”.

Serve "un governo autorevole" e "non c’è tempo da perdere" ha spiegato su Facebook. Intanto a chi le ha chiesto novità sulla composizione e la squadra di governo, Meloni ha ribadito che "per parlare del governo bisogna prima avere un incarico". 

 

 

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