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Paola Egonu, "schiacciata sul centrodestra": la verità che nessuno dice

 Paola Egonu

Daniele Dell'Orco
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La campagna elettorale è finita, caratterizzata da una sinistra che per mesi ha assoldato qualsiasi vip potesse aiutare a gettare fango sul centrodestra, ma pure in questi delicati giorni che precedono la formazione del nuovo governo il copione non sembra cambiato. Qualsiasi pretesto torna utile per addossare palesemente o velatamente le responsabilità delle brutture che accadono nel Paese al "clima" che ha permesso alla destra di vincere le elezioni (vinte solo ora perché per anni il voto è stato evitato come la peste). L'ultimo caso riguarda Paola Egonu, 23enne fenomeno della pallavolo italiana nata a Cittadella da genitori nigeriani. Dopo la recente sconfitta dell'Italvolley durante la semifinale dei mondiali, sull'Italia, su Paola Egonu e sul ct Davide Mazzanti sono piovute sonore critiche. E al termine della "finalina" vinta contro gli Usa, Egonu si è abbandonata a un duro sfogo con il suo manager pescato dalle telecamere. «Non puoi capire, mi chiedono perché sono italiana. È la mia ultima partita con l'Italia», ha detto l'opposto azzurro, lasciando intendere di aver ricevuto invettive di carattere razzista e xenofobo (da non meglio precisati hater).

SOLIDARIETÀ BIPARTISAN - Nonostante la sua parziale rettifica («mi prenderò una pausa»), il caso è montato comunque proprio nelle ore in cui alla Camera e al Senato venivano eletti i nuovi Presidenti Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa. Così è l'arruolamento di Paola come vittima dell'odio diffuso dalla destra italiana. Uno dei primi a lanciare il sasso è l'ex ct dell'Italvolley maschile fresco di elezione a Montecitorio col Pd: «Sorridi Paola, un momento difficile per tutti, ma passerà. E festeggeremo insieme», ha scritto su Twitter. Quel «difficile per tutti» vuol dire in realtà per tutti quelli di sinistra, che difatti poche ore prima twittava contro Fontana dicendosi «indignato» perla sua nomina: «Da Parlamentare sono pronto a fare qualsiasi cosa serva per fermare questa vergogna», ha aggiunto.

 

 

La solidarietà a Paola Egonu è stata ovviamente bipartisan, comprese le frasi di Matteo Salvini, Giuseppe Conte ed Enrico Letta, per quanto il social media manager di quest' ultimo abbia sbagliato il nome sui social, chiamandola "Enogu", a riprova del fatto che in fretta e furia la sinistra si sia interessata solo ora che può cavalcare l'onda un profilo che probabilmente ignorava fino a ieri. Persino Mario Draghi ha manifestato sostegno, tramite l'account ufficiale di Palazzo Chigi.

TENSIONE NELLO SPOGLIATOIO - Per quanto siano avvolti nel mistero i dettagli delle frasi contro Egonu, che queste non abbiano ovviamente nulla a che fare con la vittoria elettorale del centrodestra lo dimostrano le parole del ct Mazzanti, che aveva palesato pubblicamente ciò che gli addetti ai lavori sanno da tempo, e cioè che lo spogliatoio dell'Italvolley non sia troppo coeso e che lo stress e la pressione per una vittoria iridata che tutti si aspettavano erano altissimi. Specie sulla Egonu: «Non ci nascondiamo, ci sono problematiche che vanno superate col buonsenso, vanno migliorate col dialogo, pezzo per pezzo», ha confessato.

Anche il presidente Federale Manfredi ha lasciato intendere qualcosa di simile, aggiungendo che le ondate di insulti sono arrivate «sui social da qualche cretino» e che però allo stesso tempo «in 6 mesi di ritiro alcuni problemi di convivenza possano esserci». Oltre agli esponenti del Pd, che scientemente ignorano il contesto, e che soprattutto non hanno avuto gli stessi tempi di reazione davanti alle minacce di morte rivolte a La Russa (per l'esponente di FdI la solidarietà della sinistra è arrivata in differita di quasi 24 ore, dopo che il silenzio è stato fatto notare dalla coalizione), l'odiatrice di professione Rula Jebreal ha provveduto a mistificare l'accaduto per di più in inglese e all'estero: «Dopo che il governo di estrema destra ha confermato un razzista (che sosteneva i neonazisti) come speaker della Camera L'eroe sportivo italiano #PaolaEgonu ha lasciato la nazionale, spiegando in lacrime che la sua decisione è stata guidata dal razzismo: le chiedevano regolarmente se fosse una 'vera italiana'». Rula una cosa lo è di certo: anti-italiana. 

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