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Coffee Break, Cattaneo: "Audio rubato? Chi escludo e di chi sospetto"

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"Non accettiamo lezioni di atlantismo ed europeismo da chi poi in aula ne disattende le azioni concrete": Alessandro Cattaneo, ospite di Andrea Pancani a Coffee Break su La7, ha parlato dell'audio rubato di Silvio Berlusconi su Putin e Ucraina. Il capogruppo alla Camera di Forza Italia ha ribadito la linea degli azzurri in modo chiaro: "Noi abbiamo 25 anni di storia e fedeltà a quei valori. Abbiamo la persona più autorevole a essere candidata a rappresentare l'Italia nell'Europa e nel mondo, Antonio Tajani, membro del Partito popolare europeo e una vita spesa nelle istituzioni di Bruxelles, tutto il resto è noia".

 

 

 

"Ma c'è qualcuno che mira a destabilizzare Forza Italia o la nascita di questo governo?", gli ha chiesto allora il conduttore. "Quando arriva il presidente Berlusconi, c'è sempre confusione che porta con sé curiosi, alcuni dei quali si sono affacciati nella nostra sala del gruppo Camera, magari collaboratori che lo dicono a conoscenti. E quindi c'era uno stuolo di accompagnatori, noi siccome non abbiamo nulla da nascondere abbiamo tenuto le porte aperte - ha spiegato Cattaneo -. Noi come deputati siamo 45, ma in sala eravamo un centinaio di persone". L'azzurro ha avanzato anche delle ipotesi su chi possa aver registrato il Cav: "Escludo sia stato un deputato, c'erano gli accompagnatori".

Alessandro Cattaneo a Coffee Break, il video

 

 

 

Sull'applauso che si sente sempre nell'audio, Cattaneo ha chiarito: "È decontestualizzato, non era su Zelensky. E poi era anche un modo per chiudere la discussione". Infine: "Più che le parole valgono i fatti, quindi la posizione è univoca. Conte ha detto che dobbiamo fare un passo di lato, mi viene da ridere. Parla Conte che sulla guerra ha posizioni traballanti e ha flirtato con la Cina. Lezioni da questi personaggi noi non le prendiamo, il nostro atlantismo è nei fatti".

 

 

 

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