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Ignazio La Russa impiccato, orrore a Roma: chi è la bestia

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Due manichini raffiguranti Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana sono stati “Impiccati” da Ponte Sublicio, sul lungotevere di Roma, durante un corteo degli studenti. Quest’ultimi stavano manifestando contro l’alternanza scuola-lavoro e a favore dei temi ambientali, che sono un cavallo di battaglia delle nuove generazioni, ma a un certo punto sono andati decisamente oltre.

 

 

Accanto ai manichini dei presidenti di Camera e Senato è stato esposto anche uno striscione, recitante “governi diversi, stessi interessi”. Sul posto è intervenuta rapidamente la polizia, che ha provveduto alla rimozione dei manichini e dello striscione. Le fasi del blitz sono state riprese dalla scientifica per verificare eventuali condotte non conformi alla legge. Tra l’altro questo episodio fa seguito alle scritte minacciose e ingiuriose apparse a Roma subito dopo l’elezione dei presidenti di Camera e Senato.

 

 

“Le idee di Fontana e di La Russa - ha commentato Silvia Fregolent, senatrice del terzo polo - sono distanti dalle mie, ma ancor più distante è l’idea che alcuni manifestanti hanno degli avversari politici. Quello che è accaduto non è una goliardata, ma un fatto grave che deve far riflettere tutti. Nelle dittature gli avversari politici si impiccano, ma nelle democrazie si sconfiggono. Spero che la scuola italiana insegni ai ragazzi la differenza”.

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