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Meloni, ecco i suoi ministri. Il sospetto: "L'intervento di Mattarella"

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Nasce il governo di Giorgia Meloni, ed è un governo molto politico: Matteo Salvini e Antonio Tajani ministri e vicepremier, in uno schema a piramide che riunisce i leader dei tre maggiori partiti della coalizione. Diversi i big nella squadra: Giorgetti, Nordio, Crosetto, Casellati. E alcuni tecnici in posizioni "strategiche", ma non così centrali come si poteva pensare. Si tratta ora di capire se e quali modifiche abbia apportato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nell'ora abbondante in cui ha discusso faccia a faccia con la leader di Fratelli d'Italia al Quirinale. Secondo Alessandra Sardoni, inviata di Enrico Mentana per Diario politico, che ha seguito le Consultazioni per La7, qualche casella potrebbe essere stata cambiata su "suggerimento" del Capo dello Stato. "Bisogna capire, ad esempio - spiega la giornalista - se Pichetto Fratin, dato alla vigilia al Mise, sia stato spostato prima o dopo la salita al Quirinale della Meloni". Non sarebbe un dettaglio di poco conto.

Dal centrodestra, comunque, sembra emergere una inattesa prova di forza. La premier Meloni ha scelto come ministri ben 9 senatori, segno che a Palazzo Madama non si temono trappole o franchi tiratori. Come noto, infatti, i ministri possono sì votare in aula, ma spesso sono assenti perché in missione o impegnati in impegni istituzionali e politici. 

Sono 24 i ministri del governo Meloni, resi noti dal nuovo presidente del Consiglio. All’Economia e Finanze va Giancarlo Giorgetti, agli Esteri Antonio Tajani, che assumerà anche il ruolo di vicepresidente, così come Matteo Salvini, che guiderà il ministero delle Infrastrutture e mobilità sostenibili. Il nuovo ministro della Difesa sarà Guido Crosetto, mentre allo Sviluppo economico, che assumerà la denominazione di Ministero delle Imprese e del made in Italy, andrà Adolfo Urso. Il ministro della Giustizia sarà Carlo Nordio, quello dell’Interno Matteo Piantedosi. Alle Politiche agricole, rinominato Agricoltura e sovranità alimentare, andrà Francesco Lollobrigida, alla Transizione ecologica, rinominato ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica Paolo Zangrillo. Il nuovo ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Marina Elvira Calderone, all’Istruzione e merito va Giuseppe Valditara, all’Università Annamaria Bernini, alla Cultura, Gennaro Sangiuliano, alla Salute Orazio Schillaci, al Turismo Daniela Santanché. Tra i ministri senza portafoglio, vi sono Luca Ciriani, responsabile dei Rapporti con il parlamento, Roberto Calderoli agli Affari regionali e autonomie, Raffaele Fitto, agli Affari europei, politiche di coesione territoriale e Pnrr, alla Pa Gilberto Pichetto Fratin, alle Riforme Elisabetta Casellati, allo Sport e Giovani Andrea Abodi, alle Disabilità Alessandra Locatelli, al Sud e politiche del mare, Nello Musumeci, alla Famiglia, Natalità e pari opportunità Eugenia Maria Roccella. Alfredo Mantovano assumerà l’incarico di sottosegretario alla Presidenza del Consiglio.

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