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Mario Monti, profezia su Meloni: "Meglio non parlarne neanche"

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"Meglio non parlarne neanche". Mario Monti, dalle colonne del Corriere della Sera, mena un velenoso colpo a Giorgia Meloni e ai primi annunci del governo di centrodestra. Nel discorso programmatico del neo-premier c'erano sì concetti "interessanti, come il merito e la famiglia", nota il professore, ma "nel dibattito sulla fiducia ho fatto presente che per affermare seriamente quei valori il governo dovrà rinunciare ad alcune linee politiche difficilmente compatibili con essi".

 

 



L'ex premier del governo dei tecnici, tra 2011 e 2013, si dice d'accordo con Meloni sul merito e il ripristino "della disciplina e dell'autorità in istituzioni come la scuola è necessario". Tuttavia, nota Monti, "in Italia siamo lontani anni luce dall'uguaglianza dei punti di partenza. È meglio non parlarne neanche, se non si è disposti a modificare il sistema fiscale in direzione, ahimè, opposta a quel che il governo ha annunciato". Uno Stato "che non riesce a tassare in maniera equa, secondo le possibilità di ciascuno, non può garantire quella uguaglianza di opportunità e quella sacrosanta valorizzazione del merito che il presidente del Consiglio giustamente vuole".

 

 



Altra polemica, l'annunciato innalzamento della soglia del contante. La Lega ha presentato una proposta di legge per portarla a 10.000 euro, il governo intende mediare ritoccandola a 5.000 euro. "Va fatta un'analisi delle probabilità che certe forme di illegalità prendano piede e occorre capire quali sono i possibili strumenti di contrasto - commenta Monti sul Corriere della Sera -. Poi è chiaro che un'economia fatta in gran parte di piccole imprese può dare luogo a certe forme di pagamenti in nero più facilmente. L'ultimo studio della Banca d'Italia in proposito, dell'ottobre 2021, è molto chiaro". Nel voto in aula, conclude, "valuterò nel merito di ogni misura. Ma a Giorgia Meloni vorrei dire che, parlando di uguaglianza, merito, rispetto dello Stato, ha enunciato i principi di una destra libera moderna. Ma ha anche assunto un grande vincolo di coerenza. Che viene prima, ed è ancora più importante, dei vincoli europei".

 

 

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