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Crosetto contro Conte: "Squallida propaganda politica"

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Ad accogliere il Treno della Memoria, arrivato a Stazione Termini, il ministro della Difesa Guido Crosetto, il ministro dello Sport e dei Giovani Andrea Abodi, il capo di Stato maggiore della Difesa ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone e l'amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato Luigi Ferraris. 

Il Treno della memoria è partito il 6 ottobre da Trieste per poi transitare nelle città di Trento, Milano, Torino, Aosta, Genova, Ancona, Perugia, L'Aquila, Campobasso, Bari, Potenza, Catanzaro, Cagliari, Palermo, Napoli per poi concludere il suo viaggio a Roma. Un viaggio lungo quasi un mese nato dall'iniziativa del ministero della Difesa, in collaborazione con il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, con il supporto della Fondazione FS e la Struttura di Missione per la valorizzazione degli anniversari nazionali e della dimensione partecipativa delle nuove generazioni. 

"Importante rievocare questo momento per unire l'Italia. Il percorso nasce dalla necessità di percorrere l'Italia. Il treno unisce l'Italia, prima di tutto nei sentimenti che suscita. Il treno portava una salma, simbolo di tutti i caduti. Non a caso le prime stazioni toccate sono state Trento e Trieste". Queste le parole di Guido Crosetto, accogliendo al binario 1 della stazione Termini il Treno.

In precedenza, Crosetto aveva parlato con Avvenire. E il fondatore di Fratelli d'Italia si è speso anche su chi scende in piazza per manifestare per la pace. Chi scende in piazza per la pace "va capito, rispettato... direi anche ammirato", "guai però se qualcuno provasse a utilizzare quel grido limpido e quella piazza pulita per sferrare un attacco politico". E ancora: "Quella piazza che chiede pace non può essere un bastone per colpire un avversario. Per trasformarlo in un nemico", ha sottolineato. "Non ci sono barriere culturali che mi impedirebbero di essere idealmente con loro", ha assicurato Crosetto, "con quel mondo largo e colorato che grida pace". Con loro "ci sarà però l'intollerabile mancanza di limpidezza di troppi uomini politici", ha aggiunto il ministro, "perché nella stessa piazza c'è un pezzo di società civile che la bandiera della pace l'ha sempre sventolata e c'è chi, come Giuseppe Conte, ha votato quei cinque decreti e ora dice no a scellerate corse al riarmo".

"Questa squallida propaganda politica su un tema così decisivo mi provoca solo tanta rabbia e tanta tristezza", ha aggiunto il ministro, picchiando durissimo contro il leader grillino. Crosetto ha poi ribadito che entro novembre arriverà il sesto pacchetto di aiuti militari all'Ucraina. "Potrei cavarmela prendendo tempo, dicendole che decideremo insieme agli alleati in futuro", ha spiegato Crosetto, "ma in una fase così complessa come quella che stiamo vivendo, la sola cosa che non possiamo fare è perdere il contatto con i nostri alleati internazionali, la Ue e la Nato. E dunque c'è un solo modo di muoversi e di decidere", conclude Crosetto

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