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Meloni, mossa a tenaglia per fregare Macron: che fine farà

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La Francia non ha alcuna intenzione di cedere. Arrivando a minacciare di stracciare il patto sulla ridistribuzione dei migranti, Emmanuel Macron fa la voce grossa. Dall'altra parte però Giorgia Meloni non intende piegarsi. Ecco allora che il premier pensa a una contromossa, un modo per isolare l'omologo francese. D'altronde Parigi chiede all'Italia di far sbarcare e accogliere immigrati, ma non è disposta a fare lo stesso. E così il presidente del Consiglio punta sulla Germania. Stando a un retroscena di Repubblica la leader di Fratelli d'Italia starebbe pensando a un asse con Berlino.

 

 

La Meloni infatti si è rallegrata dopo la visita di Manfred Weber, presidente del Ppe, che ha detto che "l'Italia non può essere lasciata sola" ad affrontare l'emergenza migranti. D'accordo anche l'esecutivo che punta a una soluzione europea comune, in collaborazione con i Paesi del Nord Africa, che blocchi la partenza delle imbarcazioni con gli immigrati a bordo. La stessa Berlino intende chiudere la querelle Italia-Francia il prima possibile. Non a caso tra il cancelliere Olaf Scholz e la premier Meloni ci sono già stati dei contatti che sono anche "andati molto bene".

 

 

Complice il "grande freddo" tra Germania e Francia: il cancelliere sa di avere su dossier come i Balcani e l'Africa, e in particolare sulla Libia, una sponda molto più forte con Roma che con Parigi. La riprova? Il "Piano d'azione" concordato da Draghi e Scholz. In sostanza si tratta di una collaborazione stretta tra i due Paesi. Nel testo si parla di un "Forum industriale dell'industria" e di un "Forum macroeconomico bilaterale" per discutere di Recovery Plan e di riforme Ue. 

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